L’esercito messicano irrompe in alcune caserme di polizia in località dello Stato di Tamaulipas, alla frontiera con gli Stati Uniti, ed esce con un gran quantitativo di armi, che sono state subito inviate alla polizia scientifica per verificarne l’eventuale utilizzazione in operazioni illegali. L’esercito è intervenuto in particolare a Matamoros, Miguel Aleman, Valle Hermoso, Rio Bravo, Renosa e Nuevo Laredo, dove sono state confiscate 300 armi. L’operazione è stata decisa dal governo federale a fronte del crescente dilagare della criminalità legata al narcotraffico nei vari stati che confinano con gli Usa, tra cui anche la Baja California, e al fatto che sempre più spesso sono coinvolti agenti di polizia in operazioni contro la malavita