Messina, scoperta frode immobiliare

Tiziana Montalbano

La Guardia di Finanza di Messina ha scoperto un articolato sistema di frode che ha consentito a una società di occultare al fisco redditi per circa 16 milioni di euro, di sottrarre alle casse della Regione Siciliana I.R.A.P. per un importo di 500.000 euro e omettere di versare I.V.A. per oltre 1 milione di euro. Una parte rilevante dell’evasione fiscale si è realizzata grazie anche alla complicità di 83 cittadini – acquirenti di singole unità immobiliari in vendita – che si sono prestati al gioco del costruttore. Questi, infatti, hanno attestato nel rogito un prezzo di acquisto delle abitazioni, per importi inferiori – in media dal 30 al 40% – rispetto a quelli effettivamente corrisposti. Parte dell’evasione è stata riscontrata anche ricorrendo allo strumento degli accertamenti bancari. Il costruttore è stato denunciato all’A.G. per dichiarazione fraudolenta. Gli acquirenti – che non hanno beneficiato di un sostanziale vantaggio economico – per questo motivo saranno soggetti a una sanzione, che comporterà il pagamento dell’I.V.A. evasa e delle sanzioni collegate (che vanno dal 100 al 200% dell’imposta medesima), a cui si sommano le sanzioni specifiche (introdotte nel luglio del 2006 dal D.L. n. 223 – c.d. Decreto Bersani) per chi rende dichiarazioni mendaci in atti pubblici anche al fine di evadere le imposte.