Messina: sventato tentativo di suicidio in carcere

Roberto Imbastaro

Durante la notte appena trascorsa, un detenuto ricoverato al centro clinico della Casa Circondariale Messina, ha tentato il suicidio impiccandosi nel bagno della propria cella, utilizzando la cinta di un accappatoio.

Lo stesso è stato salvato dal tempestivo intervento dell’assistente di polizia penitenziaria in sevizio nel reparto coadiuvato quasi nell’immediatezza da altro personale. Il detenuto era già privo di sensi, ma proprio l’intervento immediato e le successive cure del sanitario di turno hanno scongiurato il peggio.

Da apprezzare in particolar modo la tempistica e quant’altro messo in atto dal personale di polizia penitenziaria che talmente sono stati risolutivi che non è stato nemmeno necessario il trasporto del detenuto in ospedale.

Ciò fa onore in primis al personale coinvolto direttamente nella vicenda per il quale, l’organizzazione sindacale SAPPE, la più rappresentativa a livello nazionale per i baschi azzurri, richiederà ufficialmente un’adeguato riconoscimento. Ma è a tutto il personale di polizia penitenziaria di stazza alla struttura messinese che va il riconoscimento ed il ringraziamento di questa Organizzazione Sindacale, per l’opera che quotidianamente svolge nonostante le enormi difficoltà che attanagliano il penitenziario messinese dovute soprattutto alla grave carenza di personale.

Giova ricordare che questa Organizzazione sindacale ha più volte denunciato, a tutti i livelli, lo stress che tutto il personale è costretto a subire per garantire livelli minimi di sicurezza. Non dimentichiamo che alla Casa Circondariale di Messina vi è una carenza di uomini di almeno 100 unità; che a queste si aggiungono ulteriori 23 unità necessarie per l’apertura del reparto detentivo presso l’azienda ospedaliera "Papardo" di Messina, a tutt’oggi chiuso proprio per la "DIFFIDA all’apertura" che dovrà avvenire solo ed esclusivamente dopo l’invio di adeguato numero di personale.

L’occasione è propizia per denunciare ancora una volta la circostanza  che il DAP, tra l’anno 2006 e 2007 aveva previsto, con apposite lettere circolari, l’invio di 32 unità in totale presso la Casa Circondariale di Messina. Unità che misteriosamente non sono mai pervenute e di contro si sono avute almeno dieci unità poste in quiescenza. Da evidenziare infine un sovraffollamento non indifferente che vede la presenza attuale di circa 370 detenuti, a fronte di una capienza di circa 200.