Milano, 300 uomini nelle aree a rischio

Paola Fusco
"Oltre 50 aree problematiche della città sono sotto il controllo mirato di 300 uomini tra militari, Forze dell’ordine, Polizia municipale e associazioni di volontari. E’ questo l’importante risultato che abbiamo raggiunto dalla firma del patto per Milano sicura, grazie all’ impegno del Comune, alla collaborazione con la Prefettura e al proficuo dialogo col Governo”. Cosi’ il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato che, insieme al vice Comandante della Polizia Municipale Tullio Mastrangelo, ha presentato la mappa della sicurezza della citta’: uno strumento che permette di visualizzare tutti i presidi attivati nell’ ultimo anno nelle zone a rischio di Milano, da militari, Forze dell’ Ordine, Polizia Municipale e associazioni di volontari. ” Si tratta di aree – ha spiegato De Corato – che ci sono state segnalate da cittadini, consigli di zona, associazioni di categoria, vigili di quartiere, per criticita’ diverse. E che abbiamo portato al tavolo del Comitato per l’ ordine e la sicurezza, in modo da predisporre interventi adeguati. La cosa importante e’ che il controllo di queste zone non si sostituisce all’ azione di prevenzione e monitoraggio del territorio svolta ogni giorno dalla forza pubblica. Bensi’ si aggiunge, rendendo piu’ fitta la rete dei presidi e piu’ efficace la capacita’ di intervento. Con risultati visibili”. I controlli interforze, ovvero le pattuglie miste formate da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia municipale, previsti dal patto per Milano sicura grazie al contributo di 2 milioni di euro versato dal Comune, sono presenti oggi in alcune zone centrali, come Duomo, Brera, Navigli, e periferiche, come Cascina Gobba, San Donato, per contrastare il degrado, prevenire i reati (abusivismo commerciale, accattonaggio molesto, prostituzione e
spaccio) e contenere i problemi di disturbo della quiete pubblica, ad esempio in zone come le Colonne di San Lorenzo o nei parchi Cassinis, Galli e Trenno. I militari impegnati nei pattugliamenti, insieme alla Polizia di Stato o ai Carabinieri, sono presenti in 21 aree problematiche. Zone
colpite da degrado, spaccio, prostituzione che, grazie alla presenza dei militari, hanno registrato un calo del 40% dei reati. Sono, infatti, 17 mila (di cui 9.515 stranieri) le persone identificate, 80
quelle denunciate in stato di arresto, 57 le perquisizioni e oltre 3 mila i veicoli controllati dalle oltre 10.000 pattuglie miste. Alle associazioni di volontari, che collaborano con il Comune dal giugno 2007 (City Angels e Associazioni di Poliziotti in pensione) sono state assegnate alcune zone problematiche con il compito di segnalare tempestivamente ai vigili e alle forze dell’ ordine le varie emergenze. I principali problemi riscontrati: atti di bullismo e vandalismi all’ esterno dei centri anziani, disturbo a
pensionati o mamme con bambini in alcuni parchi, litigi tra islamici, ad esempio in via Imbonati, scippi da parte di rom, come si e’ verificato alla fermata della metropolitana Crescenzago. Nell’ ultimo
anno, sono stati 957 gli interventi dei Poliziotti in pensione e 657 quelli dei City Angels. ” I poliziotti in pensione – ricorda De Corato – hanno anche iniziato, da lunedi’, il servizio sperimentale di controllo delle 3 linee metropolitane. Un servizio che, questo autunno, se dara’ buona prova, potremmo eventualmente rafforzare e allargare anche ad alcune linee di superficie a rischio, come la 90/91 o la 56". "Cosi’ come speriamo di allargare ad altre zone il controllo dei militari. Il ministro La Russa, infatti, ha annunciato la proroga dell’ operazione ‘ strade sicure’. E se a Milano arrivassero nuove
‘ divise’, potremmo monitorare almeno un’ altra decina di aree critiche”.