Nassiriya, nessun blocco ai processi

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"Nessun blocco dei processi ai militari". Questa la decisione del ministro Ignazio La Russa che non si avvarrà della facoltà concessa al titolare della Difesa per impedire la prosecuzione dei processi penali in atto nei confronti del colonnello Georg De Pauli e dei generali Vincenzo Lops e Bruno Stano indagati per possibili responsabilità colpose connesse all’attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003. La Russa ha quindi concesso l’autorizzazione a proseguire l’iter processuale in corso, ribadendo "piena fiducia nella giustizia militare". "Ho mandato una lettera a tutti i familiari delle vittime e ai feriti, cercando di avere delle indicazioni anche riguardo alla situazione dei risarcimenti avuti – ha spiegato La Russa. Tutti mi hanno confermato che hanno avuto risarcimenti, anche se alcuni di loro aspirano a ulteriori risarcimenti. Mi sono trovato nella solitaria condizione di dover prendere una decisione fondata su due elementi: il fatto che non si ripeterà più una circostanza come questa, in cui il ministro interverrà a processo in corso, dato che normalmente a regime si dirà si avvii o meno l’azione penale, e soprattutto perché voglio essere rispettoso verso tutti. La prima cosa di cui il ministro della Difesa deve tener conto è il rispetto dei caduti, dei feriti e dei loro familiari, evitando che vi sia ogni tipo di strumentalizzazione o polemiche su una decisione piuttosto che su un’altra. Io sono ministro della Difesa, è nulla mi è più caro dell’onore di tutte le Forze Armate. Ho voluto invitare a Palazzo Baracchini i generali Lops e Stano e il colonnello De Pauli per anticipare loro la decisione. Una decisione sofferta assunta nel convincimento che una pagina tanto tragica e dolorosa, quale quella di Nassiriya, non debba essere macchiata da strumentalizzazioni, che risulterebbero un inescusabile affronto alla memoria dei diciannove caduti, il cui ricordo è ben fermo nella mente di tutti gli italiani, così come è presente il ricordo dei feriti e dei familiari tutti – ha concluso La Russa".