Negli Usa aerei in volo, ma a corto di carburante

Adria Pocek

Nell’area di New York sono sempre più gli aerei che, rimasti a corto di carburante, sono costretti ad effettuare l’atterraggio di emergenza. A lanciare l’allarme è un rapporto del Dipartimento dei Trasporti Usa che evidenzia l’escalation del fenomeno nell’aeroporto di Newark, nel New Jersey. Il documento mette sotto accusa soprattutto la Continental Airlines, una delle compagnie più gettonate per i voli transatlantici su New York. Nel mirino del dipartimento statunitense sono finiti in particolare due bollettini emanati dalla Continental nel febbraio e nell’ottobre del 2007 in cui si registrano pressioni sui piloti che, sempre secondo il rapporto, potrebbero spingerli a non fermarsi quando sono a corto di carburante oppure a imbarcare quantità inferiori di benzina per far risparmiare la compagnia. Circa il 66% delle dichiarazioni di emergenza lanciate l’anno scorso nell’aeroporto statunitense riguardano i voli provenienti dall’Europa, il 64% dei quali della Continental (91 su 151). Il fenomeno però non è nuovo, visto che già era stato registrato negli anni precedenti: i casi segnalati nel 2006 sono stati infatti 72 e 44 quelli nel 2005.

Il rapporto non dice se eventi simili si sono verificati anche in altri aeroporti Usa. Viceversa, il documento del dipartimento sottolinea che nel 2007 per il volo della Continental proveniente da Barcellona i piloti hanno chiesto ben 23 volte l’atterraggio di emergenza a Newark per mancanza di carburante.
Con una nota la compagnia aerea assicura di non avere violato la normativa e che "la sicurezza non è stata compromessa in nessuna situazione".  Come ha spiegato il portavoce della compagnia, Dave Messing,
"ne il dipartimento ne qualcun altro ha lasciato intendere che Continental Airlines ha contravvenuto alle norme nelle procedure di rifornimento degli aerei".