E’ stato fermato ieri sera, per un guasto al sistema di raffreddamento, uno dei due reattori da mille Megawatt, di fabbricazione sovietica, che producono energia nella centrale nucleare bulgara di Kozloduy sul Danubio. Lo ha reso noto oggi la direzione della centrale, precisando che l’incidente non ha avuto nessun impatto sui livelli di radioattività dell’ambiente circostante. Si tratterebbe infatti di una fuga di idrogeno che serve per il raffreddamento del turbogeneratore, che si trova nella cosiddetta zona convenzionale. In un comunicato la direzione ha affermato che ”l’incidente non è collegato in nessuna maniera con il reattore nucleare dell’impianto”. Per garantire la sicurezza antincendio, è iniziata la sostituzione dell’idrogeno con azoto nel sistema di raffreddamento. Intanto la potenza del reattore nucleare è stata ridotta al 2% di quella operativa. L’altra unità, sempre da mille Megawatt, sta funzionando regolarmente all’81% della sua potenza. I primi quattro reattori, anch’essi di fabbricazione sovietica, da 440 megawatt ciascuno dell’unica centrale nucleare in Bulgaria erano stati fermati nel periodo tra il 2002 e il 2006 sotto la pressione della Commissione europea, come condizione per l’ingresso della Bulgaria nella Ue.