L’ Iran e’ pronto a discutere dei suoi livelli di arricchimento dell’ uranio, ma non intende rinunciare ai diritti di Teheran sul nucleare: lo ha detto il capo della diplomazia iraniana Ali Akbar Salehi in una intervista all’ emittente satellitare Jam-e-Jam. Sabato a Istanbul, in Turchia, l’ Iran ha ripreso il dialogo con le grandi potenze per cercare una soluzione alla crisi provocata dal programma nucleare: i Paesi ” hanno capito di non poter piu’ ignorare il fatto che Teheran abbia acquisito la pratica dell’ arricchimento, e che non rinunceremo a questodiritto”, ha sottolineato Salehi. Ma fra l’ uranio naturale e l’ arricchimento al 100% esiste un largo ventaglio diopportunita’, che lascia spazio alla discussione”, ha detto il ministro ed ex responsabile del programma nucleare. Eventuali concessioni di Teheran sono ad ogni modo ” premature”: se ne discutera’ ” alla riunione di Baghdad” del 23 maggio con il gruppo dei 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna, i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ Onu, assieme alla Germania). Il programma di Teheran per l’ arricchimento di uranio e’stato condannato in sei risoluzioni delle Nazioni unite, quattro delle quali accompagnate da sanzioni rafforzate unilateralmente dagli Stati Uniti. Salehi ha detto di sperare che un nuovo clima fra l’ Iran e i 5+1 permetta un regolamento del conflitto ” che rispetti i diritti iraniani e sciolga le inquietudini”.
