CA Technologies ha annunciato CA Access Control for Virtual Environments, una nuova soluzione che aggiunge funzionalità ai sistemi di Identity and Access Management integrando e proteggendo gli ambienti virtuali VMware®. CA Access Control for Virtual Environments aiuta i clienti a virtualizzare in tutta sicurezza le applicazioni critiche, risolvendo questioni di sicurezza e compliance e contribuendo a controllare le modalità con cui gli utenti privilegiati accedono agli ambienti virtualizzati. Attualmente, i tool per la gestione della virtualizzazione conferiscono agli amministratori IT un’estrema flessibilità e la possibilità di apportare rapidamente cambiamenti significativi agli ambienti virtualizzati. Questo provoca un’impennata delle minacce provenienti dall’interno, innescando una maggiore esigenza di proteggere gli ambienti virtualizzati dagli errori e dagli abusi degli utenti, e soprattutto da clamorose azioni dolose da parte degli utenti provvisti di privilegi di accesso. L’esigenza di una maggiore protezione degli ambienti virtualizzati è sempre più forte. Numerosi sono i casi di accesso illecito ai sistemi aziendali e delle conseguenti ricadute finanziarie, come quello recentemente denunciato da un’industria farmaceutica giapponese. Un dipendente, anche dopo il licenziamento, avrebbe infatti continuato a utilizzare le proprie credenziali per accedere in remoto e cancellare diversi sistemi virtuali su cui giravano applicazioni nevralgiche quali la posta elettronica e altre applicazioni finanziarie. “Il controllo delle macchine virtualizzate è un fattore che contribuisce al concetto di ‘stallo virtuale’. La sicurezza viene spesso citata come il motivo per cui la virtualizzazione stenta a diffondersi in ambienti di produzione dotati di applicazioni critiche,” ha dichiarato Mike Denning, General Manager Security Business di CA Technologies. “Con l’aggiunta di CA Access Control for Virtual Environments al nostro portafoglio di soluzioni IAM, possiamo fornire la tecnologia necessaria per automatizzare tutta la security all’interno del data center: mainframe, server fisici e ambienti virtualizzati”. “A nostro modo di vedere, CA Access Control for Virtual Environments è una soluzione fondamentale che soddisferà le nostre esigenze di sicurezza per gli ambienti virtualizzati, aiutandoci a rispettare i requisiti delle norme PCI-DSS,” ha dichiarato Arieh Berger, responsabile della divisione Operating Systems & Information Security di EL AL Airlines. “Integrando ed estendendo la sicurezza standard di VMware, CA Access Control for Virtual Environments ci permetterà di attuare la separazione delle competenze e controllare gli accessi degli utenti privilegiati automaticamente.” CA Technologies e HyTrust: un’alleanza a più livelliCA Access Control for Virtual Environments annovera alcune tecnologie di HyTrust, Inc. a seguito di un accordo di collaborazione fra le due società. Combinando i controlli per gli accessi degli utenti privilegiati di CA Technologies a quelli per la sicurezza degli Hypervisor di HyTrust, i clienti potranno conferire maggiore sicurezza agli ambienti virtualizzati e tutelarsi contro eventuali accessi e azioni non autorizzate degli amministratori IT dotati di maggiori privilegi d’accesso. Questo livello di sicurezza supplementare è spesso necessario sui sistemi virtualizzati per ottemperare alle normative del settore e per diffondere tranquillamente la virtualizzazione senza rinunciare a linearizzare l’operatività e abbattere i costi. “Di fronte a un’adozione via via più matura dell’hardware virtualizzato, le imprese si vedono sempre più spesso costrette a trovare nuovi modi per automatizzare la gestione e la sicurezza del parco virtuale,” ha dichiarato Steve Coplan, Senior Analyst di ‘The 451 Group’. “La protezione degli accessi all’Hypervisor e l’implementazione di controlli centralizzati sulle attività amministrative costituiscono componenti cruciali di qualsiasi strategia finalizzata a offrire maggiore visibilità e controllo nell’ambiente virtualizzato. La collaborazione fra CA Technologies e HyTrust coniuga un know-how e un’integrazione a livello di Hypervisor alla possibilità di gestire gli account preposti all’amministrazione della virtualizzazione nell’ambito di un’iniziativa di più ampio respiro per la gestione delle identità degli utenti privilegiati. Il risultato è una maggiore visibilità sull’attività degli amministratori, con la possibilità di definire meglio le policy globali sul contenimento dei privilegi".
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