Il capo della diplomazia francese, Bernard Kouchner, ha reso noto al termine di una riunione a New York dei ministri degli Esteri dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, alla quale ha partecipato anche il rappresentante tedesco, che esiste una bozza per 14 possibili sanzioni contro l’Iran, ma ha spiegato anche che sul testo non c’e’ ancora alcun accordo. Ogni decisione, ha precisato Kouchner, e’ stata rinviata a novembre. Le misure potrebbero riguardare il congelamento dei beni e degli investimenti, il blocco dei visti sui passaporti di alcuni esponenti politici, l’embargo sulle armi e possibili restrizioni al mercato petrolifero. "Su alcune sanzioni c’e’ accordo, su altre no", ha affermato , spiegando che ha intenzione di scrivere una lettera ai partner dell’Ue per sollecitare l’adozione di sanzioni unilaterali in ambito europeo. "So che alcuni Paesi saranno d’accordo e altri no", ha affermato Kouchner, precisando che se l’argomento sarà in discussione il 15 ottobre prossimo alla riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue. Italia, Germania, Francia hanno grandi interessi economici con la repubblica islamica, anche se sia il commercio sia gli investimenti sono molto calati negli ultimi due anni a causa della crisi dovuta al programma nucleare iraniano. Il sede europea, però, molti distinguo: la Gran Bretagna e’ favorevole alla proposta francese, mentre l’Olanda e’ pronta ad appoggiarla solo nel caso in cui fallisse l’iniziativa dell’Onu. Il ministro degli Esteri italiano, Massimo D’Alema, ha espresso dubbi su possibili sanzioni unilaterali UE contro la repubblica islamica perchè, ha affermato, le sanzioni decise al di fuori del contesto Onu sollevano una serie di "problemi oggettivi".
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