Operativo il progetto interforze per la sicurezza stradale

Roberto Imbastaro

Dopo la firma del Protocollo d’Intesa tra il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e il Presidente della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, Sandro Salvati, avvenuta nello scorso mese di dicembre, si è passati alla definizione della fase operativa.Stamattina al Viminale il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, e il presidente della Fondazione ANIA, Sandro Salvati, hanno firmato la convenzione che darà il via operativo all’importante progetto interforze per la sicurezza stradale. Un accordo che, tra le altre cose, prevede una serie di iniziative di formazione rivolte soprattutto ai giovani e ai giovanissimi. Tra le altre iniziative la Fondazione ANIA doterà le forze dell’ordine di 150 precursori digitali per l’alcol e 20 postazioni complete Police controller per l’attività di controllo sui mezzi pesanti.Questo darà la possibilità alle forze dell’ordine di effettuare un maggior numero di controlli sulle strade, con un’attenzione particolare alla lotta alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ai tempi di guida degli autisti dei mezzi pesanti e alla sensibilizzazione sui pericoli derivanti dalla distrazione al volante. Inoltre, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, verrà definito un progetto denominato “Adotta una strada”, che prevede un aumento dei controlli sulle direttrici extraurbane nelle quali si sono registrati numerosi incidenti. In questo modo sarà possibile avere più informazioni sulle caratteristiche delle infrastrutture. In tema di formazione la Fondazione ANIA metterà a disposizione appositi programmi destinati ai ragazzi delle scuole medie e delle superiori e attività informative e formative da svolgere nelle discoteche e nei locali notturni.Questo nuovo importante accordo tra istituzioni pubbliche e private vuole focalizzarsi su quelle che sono riconosciute come le principali criticità per la sicurezza stradale, come alcol e droga da parte degli automobilisti e la stanchezza, dovuta al mancato rispetto dei tempi di riposo per gli autotrasportatori. Queste, infatti, sono tra le principali cause degli incidenti stradali. L’Istituto Superiore di Sanità stima che oltre il 30% dei sinistri avvenga per colpa di alcol e droga. Dati drammatici, soprattutto se si pensa che quasi 1.200 delle vittime sul totale delle 4.237 dell’ultimo anno avevano meno di 30 anni. Secondo i dati delle Compagnie di Assicurazione nel 2008 anche i mezzi pesanti (un parco di meno di 3 milioni e mezzo di veicoli assicurati) hanno causato circa 630 mila incidenti, ovvero il 17,1% dei sinistri complessivi denunciati in Italia (Fonte: ANIA) «L’unione di intenti tra la Fondazione ANIA e le Forze di Polizia – ha commentato il presidente Sandro Salvati – è un primo, importante passo verso un approccio integrato e un attacco sistemico al problema dell’incidentalità stradale. Abbiamo dimostrato che le istituzioni pubbliche e le istituzioni private possono “fare sistema” per combattere il primo dramma del nostro Paese per numero di morti e feriti registrati ogni anno. Da tempo operiamo insieme alla Polizia Stradale e, dal 2004 ad oggi, abbiamo portato avanti innumerevoli iniziative congiunte che hanno contribuito in maniera decisa alla riduzione dei morti e dei feriti sulle strade italiane. La firma del Protocollo d’intesa che c’è stata nei mesi scorsi e la definizione della convenzione di oggi debbono costituire un ulteriore passo verso una nuova cultura delle regole al volante che si deve affermare nel nostro Paese».