Operazione antidroga nelle carceri romane

Tiziana Montalbano

Dalle prime ore dell’alba è in corso una vasta operazione di Polizia Giudiziaria effettuata dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e dal sostituto procuratore Carlo La Speranza, finalizzata a contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti nella casa circondariale "Nuovo complesso" di Roma Rebibbia e in altre località del territorio laziale. Collaborano allo svolgimento delle operazioni di indagine circa 40 unità del  Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, del Gruppo Operativo Mobile e del Reparto Cinofili. L’attività di indagine trae origine da precedenti accertamenti svolti dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, a seguito del decesso, nel 2007, per overdose, del detenuto Mirko Volpicelli, avvenuto all’interno della Casa Circondariale di Roma-Rebibbia. In seguito a tale fatto, le attività di indagine hanno permesso di rilevare la presenza, all’interno dell’istituto romano, di telefoni cellulari indebitamente posseduti dai detenuti. L’analisi dei traffici telefonici riferiti ai codici IMEI, utilizzati da diversi detenuti, hanno messo in evidenza un costante traffico di sostanze stupefacenti all’interno dell’istituto di Rebibbia, agevolato dalla collaborazione dei familiari dei detenuti coinvolti. Le indagini hanno determinato l’esercizio dell’azione penale nei confronti di tale M.M., nel mese di settembre 2008, per aver ceduto la sostanza stupefacente proprio a Volpicelli. Di fatto, le attività di indagine non hanno mai subito interruzioni, tant’è che, allo stato attuale, gli ulteriori elementi raccolti hanno reso necessario procedere a ulteriori perquisizioni e sequestri di sostanze stupefacenti.