Oracle: risultati finanziari secondo trimestre fiscale

redazione

Oracle Corporation (NYSE: ORCL) ha annunciato oggi i risultati del secondo trimestre  FY21. I ricavi trimestrali totali sono aumentati del +2% su base annua in dollari a 9,8 miliardi di dollari.  I ricavi dei servizi cloud e del supporto alle licenze sono aumentati del +4% a 7,1 miliardi di dollari. I ricavi delle licenze cloud e on-premise sono scesi del -3% a 1,1 miliardi di dollari.

L’utile operativo GAAP del secondo trimestre è salito del +13% a 3,6 miliardi di dollari e il margine operativo GAAP è stato del 34%. L’utile operativo non-GAAP è cresciuto del +9% a 4,2 miliardi di dollari e il margine operativo non-GAAP è stato del 45%. L’utile netto GAAP è salito del +6% a 2,4 miliardi di dollari e l’utile netto non-GAAP è aumentato del +9% a 3,2 miliardi di dollari. L’utile per azione GAAP è cresciuto del +16% a 0,80 dollari, mentre l’utile per azione non GAAP è salito del +19% a $ 1,06.

I ricavi differiti a breve termine sono stati pari a 8,1 miliardi di dollari. Il flusso di cassa operativo è stato di 14,0 miliardi di dollari, negli ultimi 12 mesi.

“Il nostro business – di diversi miliardi, altamente redditizio – delle applicazioni Fusion ERP Cloud e NetSuite Cloud ERP è cresciuto, rispettivamente, del +33% e del +21% nel secondo trimestre”, ha dichiarato la CEO di Oracle, Safra Catz. “Queste due attività strategiche nel settore delle applicazioni cloud sono i principali fattori che contribuiscono all’aumento degli utili operativi di Oracle e alla crescita costante degli utili per azione. Ci aspettiamo che questo trend di crescita rapida delle quote di mercato e dei ricavi continui, in quanto sia Gartner che IDC posizionano la suite ERP di Oracle al primo posto nel cloud”.

“La Gen2 Cloud Infrastructure di Oracle sta guadagnando clienti e aumentando i ricavi a un tasso ben superiore al +100% all’anno”, ha dichiarato Larry Ellison, fondatore, chairman e CTO di Oracle. “La domanda per la nostra infrastruttura cloud  di seconda generazione sta superando le nostre previsioni e stiamo aprendo nuovi cloud datacenter il più velocemente possibile.  Oracle ha aperto altri 13 datacenter regionali nel 2020 per portare il nostro totale a 29 datacenter in tutto il mondo, più di AWS”.

Il consiglio di amministrazione ha dichiarato un dividendo trimestrale in contanti di 0,24 dollari per azione delle azioni ordinarie in circolazione. Questo dividendo verrà corrisposto agli azionisti registrati alla chiusura delle attività il 7 gennaio 2021, con data di pagamento 21 gennaio 2021.

Innovazioni nel business
– Oracle ha incrementato il suo già aggressivo piano di espansione cloud, e ora prevede di avere 38 regioni cloud attive entro la metà del 2021, con la recente apertura di tre nuove cloud region commerciali, una a Dubai, una nel Regno Unito e una in Cile. Oracle ha aperto finora 13 cloud region nel 2020 e attualmente ne gestisce 29 a livello globale – la più rapida espansione tra tutti i principali fornitori di cloud.
– Oracle ha annunciato la nuova generazione di Oracle Exadata Cloud Service, che aiuta i clienti ad accelerare i loro progetti più sfidanti di elaborazione delle transazioni e di analisi dei dati in 29 cloud regioni cloud e nelle Dedicated Region “Cloud@Customer”.
– Secondo l’ultimo sondaggio dell’analista di mercato IDC “SaaSPath”, i clienti SaaS ERP di Oracle si sono classificati al primo posto per soddisfazione generale tra SAP, Microsoft e Workday. (Fonte: IDC SaaSPath 2020: Vendor Ratings, agosto 2020).
Un elenco completo delle recenti innovazioni e degli annunci è disponibile all’indirizzo www.oracle.com/news

Alcune notizie sui clienti globali
Equinix – Come fornitore di infrastrutture digitali a livello mondiale, Equinix gestisce più di 200 datacenter che servono oltre 10.000 clienti. L’azienda prevede di implementare Oracle Fusion Cloud ERP, EPM e CX per sostituire le applicazioni Oracle E-Business Suite on-premise. Equinix prevede inoltre di semplificare e automatizzare i processi business-critical di finance e go-to-market, eliminando l’inserimento manuale dei dati e fornendo nuove funzionalità ai propri team finanziari.
Howard Hughes Medical Institute (HHMI) – Uno dei più grandi istituti privati di ricerca biomedica negli Stati Uniti, HHMI sta sfruttando Oracle Cloud Infrastructure per spostare vari carichi di lavoro di calcolo ad alte prestazioni da on-premise a cloud, a prestazioni superiori e costi significativamente inferiori.
First Solar – La principale azienda americana tra i maggiori produttori di energia solare al mondo, sta sostituendo le sue molteplici piattaforme prima disconnesse con le applicazioni Oracle Fusion Cloud ERP, EPM, SCM, HCM e CX.
T-Mobile – Nell’espandere rapidamente la base abbonati e la copertura di rete 5G, T-Mobile sta investendo su tutti i touch-point con i clienti, tra cui i circa 10.000 punti vendita in Nord America. T-Mobile ha scelto le applicazioni cloud Oracle Retail per la pianificazione, la distribuzione e l’ottimizzazione per migliorare la soddisfazione dei clienti e il Net Promoter Score. T-Mobile revede inoltre di aggiungere più abbonati, ad esempio utilizzando gli analytics e l’intelligenza artificiale incorporata per ottimizzare il posizionamento dei prodotti nei punti vendita, al lancio di nuovi dispositivi.
Un elenco esteso dei nuovi clienti Oracle Cloud acquisiti durante il trimestre è disponibile all’indirizzo www.oracle.com/customers/earnings

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Parlando dei trend di business rilevati nel secondo trimestre fiscale nel nostro Paese, Fabio Spoletini, Country Manager di Oracle Italia e  Senior VP Technology per l’area Sud-EMEA e Paesi CIS, ha commentato:  “In Italia, come del resto già notato a Q1 (NdR il periodo giugno-agosto dell’anno fiscale Oracle),vediamo una crescita stabile del cloud infrastrutturale e soprattutto una grande accelerazione del cloud applicativo, in particolare sulle nostre soluzioni SaaS che servono a gestire in modo agile i processi aziendali di back-end – come ERP, supply chain, risorse umane ecc –  che sono poi il risvolto imprescindibile della digitalizzazione spinta che tutti abbiamo visto sul front office commerciale, connessa con le necessità di sostegno e rilancio del business dettate dall’emergenza sanitaria. Abbiamo notato inoltre – ha aggiunto -, più in generale, una grande accelerazione su tutte le nostre tecnologie di gestione e analisi dei dati, perché stanno fiorendo iniziative e progetti data-driven, sia in ambito privato che in ambito pubblico.”

Spoletini ha poi concluso: “Tutto questo fermento non poteva che deporre a favore dei nuovi investimenti di Oracle nel nostro Paese: mi fa piacere confermare che nella prima metà del 2021 apriremo un nostro nuovo Cloud Datacenter europeo a Milano, come parte integrante della roadmap aggressiva sul cloud delineata ad agosto da Larry Ellison stesso. Oltre alle strutture già esistenti in Europa – in Germania, nei Paesi Bassi, in Svizzera e nel Regno Unito –  il 2021 vedrà infatti Oracle aprire altri 3 cloud datacenter all’avanguardia in Svezia, e in Italia e Francia –  nella vicina Marsiglia – , all’interno dell’UE; e – sempre nell’area EMEA – in Medio Oriente, Israele e Sudafrica.  Il nostro piano è infatti quello di avere 38 datacenter in tutto il mondo nel 2021, la più rapida espansione tra tutti i principali fornitori di cloud.”