Patenti di guida: per chi soffre di apnee notturne, arrivano nuovi test e questionari

Roberto Imbastaro

Prima il colloquio medico, poi un questionario ed infine un test su stimoli visivi, associato ad un altro questionario: così si valuterà se gli aspiranti al rinnovo o al rilascio della patente costituiscano un rischio per la circolazione stradale in quanto affetti da sospetta Sindrome di apnee ostruttive nel sonno (Osas). E’ quanto prevede il decreto del ministero della Salute, in fase di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, di cui l’ANSA ha anticipato il contenuto.
Il provvedimento, in particolare, determina gli indirizzi medico-legali da osservare per accertar e l’idoneità alla guida dei soggetti affetti da Osas, o sospettati di essere affetti da tale malattia. Un primo colloquio con gli aspiranti al rilascio o al rinnovo della patente, in base a quanto si legge nel decreto, servirà a determinare le prime condizioni di rischio: russamento, obesità, ipertensione arteriosa farmaco-resistente, diabete, cardiopatia, eventi ischemici cerebrali e broncopneumopatie.
In base al risultato, se sarà necessario un ulteriore approfondimento per valutare l’eventuale Osas si somministrerà un questionario sulla sonnolenza diurna. Da questo si individueranno i profili di ‘basso rischio’, ‘medio rischio’ o ‘elevato rischio’ (con eccessiva sonnolenza diurna) per la circolazione stradale. Per la valutazione della riduzione del livello di vigilanza si passa poi al test dei tempi di reazione, della durata di 10 minuti, in cui l’esaminato deve rispondere premendo un pulsante a una sequ enza rapida di stimoli luminosi rossi alternati a stimoli luminosi arancio. 
Il test sarà eventualmente associato al questionario sulla sonnolenza di Epworth. Per i soggetti con rischio medio-basso di sonnolenza diurna, la validità della patente è limitata a 3 anni per le patenti di Gruppo 1 (A, B, B +E) e di un anno per quelle di gruppo 2 (C, C+E, D, D+E). Nel caso invece di rischio elevato, chi è affetto da Osas moderata o grave e produca attestazione specialistica sull’aderenza alla terapia con miglioramento della sonnolenza potrà guidare con validità della patente non superiore a tre anni per il gruppo 1 e ad un anno per il gruppo 2

Il decreto legge rappresenta una prima fondamentale risposta al problema della sonnolenza e ai colpi di sonno alla guida. Infatti da una recente ricerca scientifica di una equipe italiana coordinata dal neurologo Dott. Sergio Garbarino, si evince che ogni anno in Italia l’OSAS, provoca oltre 17.300 incidenti stradali , con più di 250 morti e 12.200 feriti, senza dimenticare gli enormi costi socio-sanitari calcolati in circa 1.500.000.000 euro l’anno soltanto per il nostro Paese. “L’OSAS – ha dichiarato il Dott. Sergio Garbarino –rappresenta una patologia largamente diffusa e sottostimata nella popolazione generale, le cui dimensioni possono essere paragonate al diabete. L&r squo;elevato impatto socio-sanitario ha indotto l’Europa a emanare questa direttiva prontamente recepita dall’Italia grazie al lavoro di due commissioni ministeriali (Ministero Salute e Ministero Infrastrutture e Trasporti) a cui ho partecipato attivamente in collaborazione con altri colleghi esperti di altre discipline. E’ un passaggio di alto senso civico per migliorare la sicurezza sulle strade e la salute dei cittadini”.

La diagnosi precoce e l’ottimale trattamento dell’OSAS rendono possibile prevenire la comparsa di tali diverse patologie o di migliorarne il controllo. In altre parole la diagnosi di OSAS rende concreto il miglioramento della qualità e dell’aspettativa di vita dei soggetti che ne sono affetti offrendo loro un reale e percepito guadagno in termini di salute. Tali dati epidemiologici fanno si che i medici ed i ricercatori che da anni si occupano di tale malattia considerino causa di una “epidemia silente ”.