“Non esistono formulazioni farmaceutiche adatte al peso e all’età dei bambini” – precisa Benini – “ma con l’opportuna competenza possono comunque essere utilizzati tutti i farmaci utili al controllo del dolore che, invece in area pediatrica, sono ancora poco impiegati. È fondamentale migliorare la situazione, perché una sofferenza non adeguatamente trattata può influenzare il comportamento psicologico del bambino e anche la sua soglia del dolore, con conseguenze in età adulta”. ”Un primo questionario distribuito ai medici” – spiega Marta Gentili – , presidente di Vivere senza dolore, “mostra che l’incremento nella registrazione del dolore in cartella clinica, dopo la legge, ha interessato solo il 41,9% dei centri. Ma a distanza di un mese, una nuova rilevazione ha evidenziato che aver spostato l’attenzione sul problema, mettendo a disposizione delle pediatrie, algometri specifici, ha fatto aumentare la misurazione del dolore nell’84,3% dei reparti”
Ultimi articoli
I comportamenti quotidiani dei dipendenti mettono in pericolo le aziende? Ecco come, secondo CyberArk
CyberArk (NASDAQ: CYBR), il leader globale nell’identity security, presenta i risultati di una nuova ricerca che evidenzia la necessità di adottare un modello che...
L’energia del futuro sotto attacco: come proteggere gli impianti fotovoltaici dalle cyber minacce e...
La transizione energetica verso fonti rinnovabili è in pieno svolgimento, con il fotovoltaico a fare da traino. L’Italia, in particolare, ha visto...
Previsioni 2025 sul fronte business e della tecnologia secondo Pure Storage
Il 2024 è stato un anno elettorale per molti Paesi, il che ha generato molta incertezza su scala globale. Tutto è stato...