Pedopornografia, arresti in tutta Italia

Tiziana Montalbano

La Polizia Postale di Catania ha disposto numerose perquisizioni domiciliari in vari capoluoghi del territorio nazionale nei confronti di 18 persone indagate per divulgazione di materiale pedo-pornografico mediante la rete internet. L’indagine del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni – Sicilia Orientale – di Catania,  ha riguardato il contrasto alla divulgazione di materiale pedo-pornografico su Internet tramite il noto programma peer-to-peer denominato eMule. In particolare, gli indagati acquisivano e diffondevano sulla rete internet video di pornografia infantile, utilizzando il citato software di file sharing. Alcuni video di pornografia minorile divulgati dagli indagati sono oggetto di approfondimento investigativo per risalire ai luoghi della loro produzione ed identificare le vittime degli abusi. Le investigazioni, avviate in seguito ad una segnalazione dell’Associazione “Meter”, confermano l’attenzione della Polizia Postale nei confronti di tutte le modalità informatiche di diffusione del materiale pedo-pornografico e sono state compiute con attività sottocopertura,  e finalizzata in maniera preminente al rinvenimento di filmati di pornografia minorile, con il coordinamento del Centro Nazionale di Contrasto della Pedo-pornografia On-line (CNCPO) di Roma. Le città interessate dalle perquisizioni sono state: Alessandria, Ancona, Bologna, Brescia, Brindisi, Cremona, Cuneo, Lecco, Macerata, Milano, Napoli, L’Aquila, Reggio di Calabria, Crotone, Rimini, Udine e Vercelli. I primi accertamenti compiuti sul posto hanno confermato il possesso di materiale di pornografia minorile da parte degli indagati. Numeroso il materiale informatico e di altra natura sequestrato durante le perquisizioni.