Per i geologi è allarme rischio sismico e idrogeologico

red

Oltre 100.000 chilometri quadrati del territorio italiano sono a rischio sismico. Circa 29.500, invece,
sono quelli a rischio idrogeologico. 5,8 milioni di persone vivono in un territorio a rischio idrogeologico, a fronte di 1,3 milioni di edifici. 25 milioni sono, invece, gli italiani che vivono in zone a rischio sismico, (circa 3 nelle aree ad alto rischio e 22 a rischio medio) a fronte di 6,3 milioni di edifici. E’ un rapporto decisamente preoccupante quello contenuto in "Terra e sviluppo, decalogo della Terra 2010 – Rapporto sullo stato del territorio italiano", una ricerca effettuata dal neonato centro studi del Consiglio nazionale dei geologi italiani, in collaborazione con il Cresme. Il rapporto, presentato oggi in una sala del Campidoglio di Roma, secondo il presidente del Consiglio dei geologi, Pietro Antonio de Paola, fotografa "un’Italia dal territorio fragile". Le aree "a elevata criticità idrogeologica – ha spiegato De Paola – rappresentano il 10% della superficie italiana e riguardano l’89% dei comuni. Quelle ad elevato rischio sismico sono circa il 50% dell’ intero territorio nazionale ed il 38% dei Comuni. E’ chiaro che con queste cifre la tutela della popolazione residente in queste aree, il risanamento idrogeologico e la messa in sicurezza del patrimonio da eventi disastrosi diventano prioritari per il Paese. Per questo e’ necessario che cresca la consapevolezza degli amministratori locali e della politica". Scorrendo la "classifica" delle regioni a più alto rischio idrogeologico spicca, sopra ogni altra, l’ Emilia Romagna, con 4.316 chilometri quadrati di superficie esposta. Segue il Piemonte (con 3.097 chilometri quadrati), la Campania (2.598), la Toscana (2.542), la Lombardia (2.114) e il Trentino-Alto Adige (1.653). Il Lazio ha 1.309 chilometri quadrati a rischio, mentre la Liguria e’ la regione meno a rischio con "soli" 470 chilometri. In queste aree sono esattamente 1,26 milioni gli edifici a rischio, di cui circa 6000 scuole e 531 ospedali. Ben il 19% della popolazione residente nella aree critiche vive in Campania.