Pirateria: Confitarma accusa il Governo

redazione

“Il sequestro della nave portarinfuse “Rosalia D’Amato”, è l’ennesimo attacco dei pirati ad una nave italiana che testimonia l’urgenza di misure a difesa della navigazione mercantile che da oltre un anno Confitarma ha chiesto al Governo – afferma Paolo d’Amico, Presidente della Confederazione Italiana Armatori – Ricordo che anche la petroliera Savina Caylyn, sequestrata l’8 febbraio, è ancora nelle mani dei pirati, e quindi sono 43 i marittimi, di cui 11 italiani, imbarcati su unità italiane tenuti in ostaggio dai pirati”.

“Nonostante ciò, ad oggi – prosegue Paolo d’Amico – non abbiamo ancora ricevuto alcun riscontro né a livello parlamentare, in merito ai cinque disegni di legge “parcheggiati” da un anno alla Camera e al Senato e concernenti il possibile imbarco di personale armato sulle nostre navi, né a livello governativo, in particolare dal Ministro della Difesa, al quale da mesi ho chiesto un incontro urgente per identificare una adeguata strategia di difesa attiva”.

“La situazione è molto preoccupante – conclude Paolo d’Amico – ed è davvero sorprendente il silenzio delle nostre istituzioni che evidentemente non hanno compreso che il fenomeno della pirateria non è meno grave della situazione in Libia, e che anzi la combinazione dei due eventi può produrre effetti veramente devastanti con danni incalcolabili per il sistema paese”.