Più formazione per la sicurezza stradale

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   Ogni anno sulle strade italiane muoiono 5.000 persone e 9 incidenti su 10 avvengono a causa di un errato comportamento alla guida. Occorre agire sull’educazione, l’addestramento e la formazione”. Questo il monito lanciato da Paolo Mauri, amministratore delegato di ASC Guida sicura nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri a Milano su “Il nuovo Codice della Strada”. “Nel decreto sulla sicurezza approvato dalla Camera e in discussione al Senato – evidenzia Mauri – non si parla di formazione e c’è solo un accenno alla riforma delle autoscuole. L’Italia è lontana anni luce rispetto ad altri Paesi europei. In Francia, ad esempio, esistono 74 centri di formazione professionale (per nulla paragonabili alle autoscuole italiane) e in Danimarca 44. Grazie alla formazione si potrebbero ridurre del 30% gli incidenti. Un dato confortante che dovrebbe aprirci a riforme più strutturate”. “Dobbiamo attingere ai modelli già sperimentati negli altri Paesi europei” afferma  Giuseppina Della Pepa, segretario generale ANITA, l’associazione di Confindustria che riunisce le imprese di autotrasporto, l’unica italiana aderente ad EuroTra (l’Associazione europea di trasporto), tirando le somme al termine del meeting internazionale ASC che si conclude oggi a Vairano (PV) sul recepimento della direttiva comunitaria 2003/59/CE sulla CQC e le applicazioni pratiche. “Formazione continua in tempi ristretti e centri di addestramento con simulatori di guida: questi gli elementi su cui lavorare. I simulatori rappresentano strumenti efficaci soprattutto per i conducenti di mezzi pesanti”. Uno studio condotto in Danimarca, infatti, ha dimostrato che 15 minuti di guida su un simulatore equivalgono a 45 minuti su strada. “Il Governo ha dimostrato di essere attento al tema della formazione stanziando 7 milioni di euro alle imprese di autotrasporto che presentano piani formativi. Tuttavia, c’è molto da fare per colmare il gap dagli altri Paesi europei dove la formazione è finanziata dallo Stato e quella dell’autotrasportatore è considerata una figura professionale a tutti gli effetti”.