Polizia in piazza contro i tagli

red


Contro i tagli alla sicurezza la protesta di polizia, vigili del fuoco, corpo forestale e polizia penitenziaria sale e prende forma nelle piazze. Proprio come davanti a Palazzo Montecitorio, dove si ripete: le promesse fatte questo governo non le ha mantenute. Non ci sono macchine, non c’è benzina, si indaga con l’auto propria e si prendono le denunce dei cittadini addirittura con il proprio pc. Ma la rivendicazione non è per chiedere aumenti di stipendio: è, spiegano, per poter ben lavorare. Soprattutto dopo la ferita di sabato scorso con Roma messa a ferro e  fuoco. L’allarme ‘rosso’ diventa anche provocazione: una tanica con la scritta "raccolta fondi per la benzina dei nostri mezzi" viene portata in bella vista. Qualche cittadino li prende sul serio e mette dei soldi, che vengono subito restituiti. Le diverse sigle sindacali, Siulp Sap, Ugl, Consap, sottoscrivono "un’obbligazione per avere maggiore sicurezza, legalità, sviluppo" che inizia con "cari cittadini, la crisi economica da una parte e la totale mancanza di volontà del governo" che non ha mai "inteso confrontarsi con chi materialmente produce sicurezza in questo paese e che quindi è in grado di dire dove tagliare sprechi e duplicazioni (a cominciare dalle auto blu e dai privilegi della casta politica)" ha prodotto questa situazione. "Vi preghiamo pertanto di effettuare una donazione con la presente causale: fondi per l’acquisto della benzina per la sicurezza, la difesa e il soccorso pubblico". La protesta si sostanzia con esempi quotidiani. Stella Cappelli, segretario aggiunto dell’Ugl, spiega: "Pochi giorni fa c’è stato un ulteriore taglio di 60 milioni di euro. Noi non siamo più in grado di lavorare. Sabato, giorno delle manifestazioni, uomini del Reparto Mobile di Napoli sono stati inviati a Roma, qui sono stati fatti danni ai mezzi" per centinaia di migliaia di euro e il fondo previsto per riparali "è di diecimila euro". A Napoli "sono stati feriti otto colleghi". Altri "sono smontati a Roma e impiegati il giorno dopo per il derby Roma-Lazio". Sono state fatte "tante promesse, poi deluse". "Noi manifestiamo in tutta Italia per fare sentire la nostra voce che non è giunta né chiara né limpida al governo di centrodestra che ha cavalcato il tema della sicurezza ma ha tolto i fondi", per il Consap, Guglielmo Frasca. Nel 2007 "ero segretario romano c’era il centro sinistra e le cose già peggioravano, oggi di più". "Non ci sono macchine, non c’è benzina, i colleghi a Napoli, in Calabria e in Sicilia fanno le indagini con la macchina propria. C’è chi prende le denunce con il computer personale" vista la mancanza di mezzi che, se guasti, non si possono riparare. E’ "una cosa vergognosa da parte di questo Governo. Non c’è un controllo del territorio adeguato", aggiunge. I vigili del Fuoco si associano alla protesta: "noi siamo l’unico corpo deputato per legge al soccorso tecnico urgente. Ma da ogni finanziaria arriva una bastonata". E ancora: "tolgono i soldi a noi, ma tolgono la sicurezza a voi". Ed un’ altra voce aggiunge: "dopo 21 anni di servizio sa quanto prendo? 1400 euro al mese. Con una differenza con la polizia che va dai 300 ai 700 euro in meno al mese". Ce’ chi chiede di essere ricevuti dal Governo o da chiunque "abbia orecchie autorevoli per ascoltarci". Anche la Forestale va all’attacco dei tagli: "tutto il settore è al limite del collasso. Rischiano di chiudere il 30% dei comandi di stazione. Si pensa a dismettere la flotta elicotteri" con quel che comporta per la lotta contro gli incendi dei boschi. Tonino Mancini dell’Ugl polizia penitenziaria denuncia le "promesse disattese" fatte anche alle Fiamme azzurre e sul comparto sicurezza aggiunge: "siamo stati colpiti in maniera trasversale, senza considerare l’importanza del settore". A ciò sia aggiunga "il forte ritardo sul piano carceri promesso due anni fa dall’amministrazione. I pochi arruolati non servono a coprire il turn-over".