Polizia: vertice per le rapine ai portavalori

Red

A seguito della recrudescenza di rapine a furgoni portavalori, avvenuti negli ultimi mesi con modalita’ particolarmente efferate, si e’ tenuta presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale una riunione di coordinamento presieduta dal vicecapo della Polizia e direttore centrale della Polizia criminale, prefetto Nicola Cavaliere. Al vertice, voluto dal capo della Polizia, Antonio Manganelli, hanno partecipato rappresentanti dei Comandi generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, nonche’ il responsabile della Direzione Anticrimine Centrale della Polizia di Stato, Franco Gratteri.

Nel corso del vertice sono stati approfonditi gli ultimi episodi criminosi compiuti da organizzazioni

specializzate che hanno portato a termine i colpi con modalita’ ”militari” riuscendo a bloccare, per alcuni minuti, i tratti autostradali interessati e fuggendo con ingenti bottini senza lasciare al momento alcuna traccia.

Al momento si e’ deciso che i comandi Generali dell’Arma, della Guardia di Finanza e della Dac della Polizia dovranno a loro volta interessare i comandi territoriali affinche’ vengano intensificate al massimo le indagini con relativi scambi informativi tra i vari reparti investigativi nonche’ aumentare il controllo del territorio nelle aree ritenute piu’ a rischio.

Nel corso del 2008, si sono verificate 19 rapine ad automezzi adibiti a portavalori, di cui 5 tentate. Le regioni maggiormente prese di mira sono la Puglia (4 rapine, di cui 3 tentate ed una consumata in provincia di Bari), la Lombardia e l’Emilia Romagna (3 rapine in ciascuna regione), la Toscana, l’Abruzzo e la Campania (2 rapine), ed infine Lazio, Veneto e Sardegna (una rapina in ogni regione). In tutti i casi i veri e propri assalti alla ”Far West” si sono conclusi con rilevanti bottini. Il 7 gennaio scorso, nel corso di una rapina avvenuta a Massa Marittima, nel Grossetano, rimase uccisa una delle guardie giurate presenti all’interno del furgone blindato.

Durante il vertice, e’ stato altresi’ rilevato dagli investigatori che i giorni ritenuti piu’ a rischio riguardano la prima quindicina del mese, in coincidenza delle maggiori movimentazioni di denaro correlato al pagamento di stipendi e pensioni, nonche’ alla giacenza di liquidita’ dei piu’ grossi centri commerciali.

Nel corso del vertice interforze, e’ stata ribadita infine l’esigenza affinche’ i prefetti e i Questori delle Province verifichino la correttezza delle regole di sicurezza che gli istituti di vigilanza devono osservare in concomitanza con rilevanti trasporti di denaro contante.