Postale, maxifrode informatica a Bologna

Tiziana Montalbano

La Polizia Postale di Bologna ha sventato una articolata frode informatica in danno di una azienda emiliana cui erano stati sottratti telematicamente circa 40.000 euro. I poliziotti informatici sono riusciti ad intervenire in tempo recuperando l’intero importo e restituendolo agli interessati. La somma sottratta doveva essere destinata a bande criminali russe che avevano organizzato il raggiro. La Polizia ha comunque individuato e denunciato quattro italiani, due di Bologna, che si erano prestati a dirottare la somma sottratta in Russia. Questi nuovi tipi di frode informatica, di sempre più ampia diffusione, si realizzano mediante forme evolute di “phishing” I furti dei riservati dati di accesso ai conti on-line vengono realizzati tramite particolari virus informatici (“trojan banking”), subdolamente installati nei computer aziendali. Mentre i servizi di home banking utilizzati dai privati sono già ben tutelati da nuove tecnologie di difesa introdotte dagli istituti di credito, i nuovi “trojan banking” sono particolarmente efficaci negli speciali servizi on-line utilizzati dalle imprese. Tra i più bersagliati le c.d. piattaforme di home banking che consentono l’accesso contemporaneo a più conti correnti di diversi istituti di credito con la medesima password e userid. Una ulteriore analoga frode, questa volta in danno di una azienda marchigiana  era stata sventata dalla Polizia di Bologna giorni orsono ancor prima che i titolari si accorgessero dell’ammanco di oltre 4.000 euro.