Settecentocinquanta uomini delle polizia italiana, spagnola, polacca, inglese, belga, georgiana, turca e camerunense, supportati dagli analisti di Europol ed Interpol, e coordinati da Eurojust, bussano contemporaneamente alle porte di 62 sospetti, prevalentemente di origine nigeriana e camerunense, responsabili di un giro di frodi commesse ai danni di piccole e medie imprese di mezzo mondo che ha già fruttato loro importi milionari.
La innovativa tecnica utilizzata dal gruppo criminale, chiamata in gergo “man-in-the-middle” (uomo in mezzo), consiste nell’accesso abusivo informatico a caselle di posta elettronica di aziende italiane ed estere commesso attraverso tecniche di hackeraggio e social engeneering grazie al quale il gruppo criminale si inserisce nei rapporti commerciali tra aziende, all’insaputa delle stesse, indirizzando i reciproci pagamenti su conti correnti nella disponibilità dell’organizzazione.
Da tempo le polizie di mezzo mondo avevano capito che dietro gli improvvisi ammanchi nei conto correnti delle vittime ci fossero dei gruppi criminali ben organizzati e competenti in campo informatico, ma la specifica tecnica utilizzata ed il ciclo completo della monetizzazione non era mai stato individuato completamente.
Sono stati infatti gli investigatori italiani a farlo, per la prima volta, grazie allo sviluppo di lunghe e laboriosi indagini iniziate dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Perugia e coordinate dal Servizio Centrale di Roma, mettendo le risultanze investigative a fattor comune con le altre polizia europee, per il tramite di Europol.
A distanza di 5 mesi, la Direzione Generale della Polizia Spagnola ha voluto esprimere la propria gratitudine nei confronti degli investigatori italiani che, senza riserva alcuna, hanno condiviso le loro conoscenze sul fenomeno sin dalle fasi iniziali dell’indagine, consentendo così ai colleghi spagnoli di colmare in breve tempo il gap e dare inizio alla medesima attività in territorio spagnolo, così da smantellare la cellula iberica del gruppo transnazionale in questione.
Un importante riconoscimento, quindi, non solo ai risultati raggiunti dalla Polizia italiana nell’attività di contrasto al cyber crime ma anche e soprattutto all’importanza da questa dedicata al tema della cooperazione internazionale. E’ infatti proprio grazie alla perfetta sinergia tra polizie europee che una simile operazione di polizia ha potuto concludersi con successo.