Il 7 – 8 novembre 2017 Tallin – Estonia ha ospitato la prima riunione dei responsabili degli SPOC europei: “Punti di Contatto Nazionali per lo scambio delle informazioni nel settore della cooperazione internazionale di polizia”, auspicata da anni dal Consiglio dell’Unione europea e della Commissione europea e realizzata grazie al progetto a guida italiana e gestito dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e “ATHENA”.
L’Italia, attraverso l’aggiudicazione di un bando di gara nell’ambito del Fondo europeo per la Sicurezza Interna (2014-2015 ISF 1), non solo è riuscita ad organizzare questo storico evento, ma anche a ricondurre ad unità l’organizzazione dei programmi di addestramento ed aggiornamento dei punti di contatto nazionali e della polizia dei Paesi dell’Unione europea e di quelli aderenti a Schengen.
Nel corso di questo incontro, che ha visto la partecipazione di 24 Direttori di SPOC, sono stati illustrati gli ambiziosi obiettivi del progetto per migliorare l’applicazione degli strumenti di contrasto esistenti e semplificare le comunicazioni.
Durante i lavori è stato ampiamente sottolineato come nell’ultimo ventennio la comunità internazionale e gli Stati membri dell’Unione europea abbiano costantemente intensificato lo scambio di informazioni ai fini della prevenzione e della lotta contro i crimini transfrontalieri, e sono emersi tre aspetti principali.
– La necessità di assicurare l’applicazione pratica di principi innovativi (disponibilità, accesso equivalente, riconoscimento reciproco) e concetti (Information Management Strategy, European eXchange Model) per contrastare efficacemente le organizzazioni criminali e le reti che minacciano la sicurezza internazionale.
– Il consolidamento, e il ruolo centrale delle nuove Agenzie europee (Europol, EULISA, FRONTEX) volte a promuovere la cooperazione.
– Infine la sostanziale importanza dei sistemi informativi e delle banche dati internazionali (ASF, SIS, VIS, EIS, EURODAC, ECRIS, VRD di PRUEM, DNA e FP, PNR – e a breve EES, ETIAS) che hanno consentito accesso a informazioni essenziali sui fenomeni e sulle reti criminali.
Garantire un livello adeguato di sicurezza a livello internazionale richiede che le reti criminali siano contrastate attraverso azioni concertate e olistiche. Seguendo un approccio orientato agli aspetti pratici della cooperazione, il progetto ATHENA attraverso la creazione e la prima riunione del gruppo dei Direttori degli SPOC mira a fornire un’analisi dello stato di attuazione di tutti questi concetti in Europa e mettere in pratica l’interoperabilitá dei sistemi e banche dati di polizia, in linea con l’attuale necessità di combattere efficacemente la minaccia del terrorismo, progetto da sempre sostenuto e applicato già da tempo dal nostro paese.
Il prossimo incontro tra i capi SPOC durante il quale sarà fatto anche il punto sui primi risultati del progetto, è prevista per il prossimo mese di luglio in Belgio.