Un’organizzazione delinquenziale italo-colombiana dedita allo sfruttamento della prostituzione è stata smantellata dai finanzieri del Comando Provinciale di Trapani che hanno anche eseguito 12 misure cautelari personali (di cui 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 3 arresti domiciliari, 5 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e 2 obblighi di dimora).
Il sodalizio di sfruttatori, in particolare, era attivo in tre regioni italiane ed era capeggiato da due sorelle colombiane, giunte in Italia negli anni 90 e più volte sottoposte ad indagini per i reati di sfruttamento della prostituzione e traffico internazionale di stupefacenti.
Secondo quanto accertato dagli investigatori delle Fiamme Gialle, il sodalizio criminale gestiva le proprie attività criminose con metodi imprenditoriali e notevole efficienza operativa.
I responsabili, infatti, curavano varie fasi dell’attività come il reclutamento in Colombia delle ragazze sino al loro arrivo in Italia, l’inserimento delle stesse nel giro della prostituzione nonché il trasferimento in Colombia dei proventi illeciti ottenuti.
Anche il mantenimento e l’avvicendamento delle ragazze in Italia, sino alla pubblicizzazione dell’attività attraverso annunci su riviste locali, agenzie pubblicitarie e siti internet era curato con grande attenzione.
Per lo svolgimento delle attività di meretricio i responsabili (5 italiani e 7 colombiani, di cui 6 donne) si avvalevano di ben 14 siti ubicati a Trapani, Perugia e Fano (PU).
L’operazione della Guardia di Finanza trapanese – chiamata in codice “SALIDA” – è scattata non appena i militari hanno avuto la conferma che una delle due sorelle colombiane, ritenuta a capo dell’organizzazione, era in procinto di lasciare l’Italia diretta in Spagna.
La stessa, proprio mentre si trovava in fila per il check-in all’aeroporto di Fiumicino per poi imbarcarsi su un volo diretto a Barcellona, è stata fermata dai finanzieri che la stavano attendendo da ore.
Nel corso dell’operazione sono stati anche sequestrate 7 unità immobiliari utilizzate dall’organizzazione per un valore complessivo di 800 mila euro, 2 fucili illegalmente detenuti, 400 gr. di sostanze stupefacenti e denaro contante per circa 10.000 euro.
Nei confronti dei componenti dell’organizzazione, inoltre, sono stati contestualmente disposti accertamenti economico-patrimoniali per la conseguente individuazione e quantificazione dei proventi illeciti percepiti.