Protezione Civile: conclusa l’Operazione Twist

Elena Scambelluri

Organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile e cofinanziata dalla Commissione Europea, si è conclusa questa mattina, con il workshop "Le sfide nella gestione delle emergenze multisettoriali", l’esercitazione internazionale Twist – Tidal Wave In Southern Tyrrhenian sea. 

 

"È stata una esperienza decisamente positiva, ed è stato per noi particolarmente interessante essere parte di un nuovo processo di valutazione – hanno dichiarato gli osservatori internazionali al termine della mattinata – È stato un bel lavoro: tutti noi abbiamo preso molto sul serio la nostra attività,  non limitandoci a mettere delle crocette sui giudizi ma dedicando tempo ad articolare le nostre osservazioni, che siamo persuasi possano essere utili. Abbiamo molto apprezzato questa occasione."

 

2.500 uomini e donne del sistema nazionale di protezione civile sono stati impegnati nel corso di tre intensi giorni di attività con operazioni sia nei centri di coordinamento locali e nazionale sia sugli scenari operativi allestiti a Salerno e in altri nove comuni della costa. Decine di mezzi –  tra cui elicotteri, natanti, ambulanze e unità mobili – e due Posti medici avanzati hanno permesso di simulare con efficacia le attività e di supportare tutte le diverse fasi dell’esercitazione. 

 

Il Dipartimento della Protezione Civile ha messo in campo circa 200 persone, impegnate tra le attività esercitative sul territorio e la Dicomac campale allestita nel parcheggio dello stadio Arechi, che ha lavorato in stretto raccordo con la Sala Situazione Italia a Roma.

Le Forze Armate hanno partecipato alla tre giorni esercitativa con oltre 700 uomini e donne: oltre al Comando Operativo di vertice Interforze e all’Esercito Italiano, il maggior numero di risorse dipende dalla Marina Militare che ha operato con circa 100 uomini della Brigata San Marco e 20 subacquei, mettendo inoltre a disposizione del sistema di protezione civile la portaerei Cavour con tutto il suo equipaggio. La Guardia Costiera – Capitaneria di Porto ha messo in campo 150 persone, di cui 10 subacquei. 

Sono, invece, 160 gli uomini e le donne del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che hanno operato negli scenari esercitativi, tra cui 12 appartenenti ai nuclei speleo-alpino-fluviali e 10 subacquei, e nel campo base allestito nei pressi dello stadio Arechi. Hanno, inoltre, preso parte all’esercitazione più di 150 unità tra Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato.

Alla simulazione delle operazioni di ricerca e soccorso in mare – subacquee o in ambiente ostile – e alle valutazioni del rischio ambientale hanno partecipato 109 operatori appartenenti ai team provenienti da Spagna, Portogallo, Francia, Croazia, Malta e Grecia. È inoltre intervenuto un team di 7 esperti inviato da Bruxelles per il raccordo con il Meccanismo europeo di protezione civile.

Agli scenari esercitativi hanno preso parte 200 volontari delle organizzazioni di volontariato locale e dei gruppi comunali, e 100 di quelle nazionali (Federazione Italiana Attività Subacquee, Federazione Italiana Nuoto, Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, Società Nazionale Salvamento) e circa 20 tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. Circa 180 sono invece i volontari e le volontarie della Croce Rossa Italiana coinvolti, tra operatori, figuranti e personale di supporto. A questi si aggiungono i 300 volontari – di gruppi comunali, associazioni regionali e sezioni locali di organizzazioni nazionali – impegnati nei quattro fine settimana di ottobre nella campagna informativa “Io non rischio” che ha interessato la città di Salerno e altri 27 comuni costieri potenzialmente esposti al rischio maremoto e che ha permesso di incontrare più di 15.000 cittadini.

Nei primi due giorni di esercitazione sono stati mobilitati, inoltre, circa 200 tecnici tra architetti, ingegneri e geometri che hanno effettuato 170 sopralluoghi per il censimento danni e il rilievo di agibilità, oltre a 12 geologi e 2 ricercatori. 

A tutto l’impegno delle strutture fin qui citate, va aggiunto il personale delle strutture locali di protezione civile (Regione Campania, Provincia e Prefettura di Salerno, amministrazioni comunali), nonché il sistema sanitario locale, l’Agenzia Regionale Protezione Ambiente Campania (ARPAC), l’Ufficio Scolastico Regionale e le istituzioni scolastiche, la Direzione Regionale per i Beni Architettonici e Paesaggistici e le Sovrintendenze di Salerno, l’Autorità Portuale di Salerno, la Questura, le forze di polizia locali, rappresentanti dei centri di competenza scientifica e delle aziende e società di servizi.

"Questo è il complesso sistema di protezione civile – ha detto il Capo del Dipartimento, Franco Gabrielli, ringraziando tutti coloro che hanno preso parte al progetto Twist – Per noi è importante prepararci ed esercitarci, come abbiamo fatto anche in questi giorni, tenendo sempre presente il nostro obiettivo primario: l’interesse generale. E in questo dovremo sempre più coinvolgere i cittadini, dando loro tutte le informazioni per essere consapevoli dei rischi e sapere come comportarsi correttamente in caso di una eventuale emergenza".