Protezione Civile: Gabrielli a Ginevra per piattaforma globale riduzione rischi

Roberto Imbastaro

"In materia di politiche di riduzione dei disastri non ci sono modelli unici che possano andare bene per tutti gli Stati; ogni Paese deve adottare le strategie migliori in base alle proprie priorità e necessità. Ciò nonostante, comune è la necessità di identificare con chiarezza il ruolo e le responsabilità attribuite a ogni soggetto coinvolto nelle attività di riduzione dei rischi".

Così il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha incoraggiato ancora una volta il lavoro svolto in questi anni dall’Agenzia delle Nazioni Unite creata al fine di coordinare in modo sinergico le politiche di riduzione dei disastri nel mondo. Il Prefetto, infatti, è intervenuto oggi a Ginevra, nel corso della quarta sessione plenaria della Global Platform for Disaster Risk Reduction organizzata proprio dallo United Nations Office for Disaster Risk Reduction (UNISDR), delineando anche alcuni obiettivi da sviluppare nei prossimi anni, dopo il 2015, anno di chiusura del programma decennale Hyogo Framework for Action.

In questa occasione, Dipartimento della Protezione Civile e UNISDR hanno sottoscritto una Lettera di cooperazione attraverso la quale si impegnano a lavorare per incrementare la consapevolezza dei cittadini sui rischi ai quali sono quotidianamente esposti, nonché sulle azioni di mitigazione che ognuno può mettere in campo.

"Sono fortemente convinto che anche i disastri tecnologici debbano essere inclusi interamente nelle future politiche di prevenzione al fine di sviluppare un approccio che sia davvero multi-rischio – ha detto Gabrielli -. In secondo luogo, l’esistente Framework for Action dovrebbe essere implementato includendo indicatori più pratici, così da facilitare il raggiungimento e la valutazione degli obiettivi raggiunti soprattutto in termini di trasparenza, formazione e informazione alla popolazione".

"Infine – ha concluso il Capo del Dipartimento – il Post-2015 Framework for Action dovrebbe fare un grande sforzo per stimolare il maggiore coinvolgimento dei decisori politici nella materia di riduzione dei rischi da disastri, sia a livello nazionale che locale. Proteggere le proprie comunità, infatti, non è solo un dovere: è anche una grande opportunità per diminuire drasticamente il numero di perdite, sociali ed economiche, assicurando così delle solide basi da cui partire per rendere il mondo, e le città in particolare, un posto più sicuro".