Rischio tablet per le reti aziendali

redazione

Sophos presenta Sophos EndUser Protection, la nuova soluzione volta a contrastare le minacce causate dalla diffusione del BYOD (bring-your-own-device) e dal crescente numero di dispositivi mobili utilizzati quotidianamente in ambito professionale.

A differenza dei tradizionali prodotti per la sicurezza che richiedono singole licenze per ogni dispositivo sul quale vengono installati, Sophos EndUser Protection garantisce una protezione unificata per tutti i dispositivi in rete, sviluppando un sistema di tutela su base utente e non su base dispositivo.

Ciò implica che l’azienda riceverà una protezione per tutti i dispositivi di ogni utente, siano essi Windows o Mac, arrivando a tutelare anche iPad, iPhone e device Android, ovunque si trovi il loro proprietario.

Sophos EndUser Protection unisce la pluripremiata protezione dell’endpoint di Sophos alla sua offerta di mobile device management (MDM), attenuando sensibilmente l’impatto che il BYOD ha sull’infrastruttura IT delle aziende e fornendo loro un sistema di licenze estremamente convincente e senza paragoni nel settore. Questa nuova soluzione unificata semplifica e ottimizza la sicurezza e la gestione di ogni device utilizzato dai dipendenti per accedere ai dati aziendali.

“Smartphone e tablet sono ormai a tutti gli effetti parte integrante delle realtà aziendali, che devono adattare le loro policy e i loro comportamenti al fine di evitare che tali device possano inficiare la produttività o mettere a rischio la sicurezza: non bisogna mai dimenticare che la sicurezza è fondamentale per consentire agli utenti di svolgere correttamente il proprio lavoro” commenta Charles Kolodgy, research vice president, Security Products, IDC. “Il modello proposto da Sophos unisce protezione dell’endpoint e gestione dei dispositivi mobili garantendo massima sicurezza a livello di utente anziché a livello di device, eliminando così costi e complessità abitualmente associati al fenomeno del BYOD”.

Il contesto aziendale odierno vede i dipendenti accedere ai dati da dispositivi personali oltre che da quelli aziendali, e questo sia essi si trovino in ufficio sia si connettano in modalità remota. Secondo i dati emersi dal Cisco IBSG Horizons Study, nel 2012 ogni lavoratore possedeva un numero medio di device connessi pari a 2.8 ed è prevedibile che tale dato crescerà fino a 3.3 entro il 2014.

Tuttavia va considerato che questi numeri si riferiscono ai cosiddetti “lavoratori della conoscenza” (si intende con questo termine la classe di lavoratori sempre più numerosa che utilizza le proprie conoscenze tecniche e specialistiche come competenza individuale, dedicando circa la metà del proprio tempo in interazioni) mentre per i lavoratori che viaggiano molto spesso o hanno bisogno di essere sempre connessi, il dato è naturalmente più elevato.

La crescita del numero di dispositivi utilizzato dagli utenti va inevitabilmente a gravare sui responsabili IT delle aziende e sul loro budget.

“I nostri clienti stanno affrontando le nuove sfide rappresentate dalla crescente diffusione del BYOD, i dipendenti lavorano sempre più spesso da remoto e utilizzano molteplici dispositivi per connettersi alla rete aziendale” spiega  Josh More, senior security consultant di  RJS Smart Security solution provider di  Sophos.”Con Sophos EndUser Protection, possiamo rendere sicura la forza lavoro mobile dei nostri clienti in modo semplice e più sostenibile economicamente, e ciò rappresenta indubbiamente un vantaggio strategico rispetto ad altri rivenditori che propongono soluzioni di sicurezza basate su singolo dispositivo”.

“Ogni giorno io utilizzo 3 o 4 device diversi per scopi professionali e la tendenza alla consumerizzazione porta le persone ad utilizzare sempre più dispositivi” commenta Matt Fairbanks CMO di Sophos.  “La nostra proposta a valore aggiunto è rivolta a clienti e partner ai quali offre una sicurezza completa senza complessità. Mentre il BYOD è sempre più un fenomeno che coinvolge la sicurezza, Sophos EndUser Protection permette a sempre più professionisti dell’IT di adottarlo con tranquillità anziché tentare di contrastarlo”.