Sono partite la notte scorsa da Guidonia (Roma), le prime ronde per la sicurezza dei cittadini, che portano i colori della Protezione civile. Proprio Guidonia, centro alle porte della Capitale, fu teatro di una stupro di gruppo ai danni di una ragazza mentre era in macchina in compagnia del fidanzato. I volontari la scorsa notte hanno setacciato le zone meno abitate con quattro autovetture dotate di lampeggianti blu e telecamere a infrarossi. A ideare le “ronde anti stupro e anti xenofobia” il dirigente della Protezione civile di Guidonia, Costanzo Di Paolo. “Le immagini che riprenderanno atti delittuosi – rassicura – saranno a esclusiva disposizione dell’autorità giudiziaria. Le pattuglie sono radio munite e in costante collegamento con la nostra sala operativa”. Già la notte scorsa è stato individuato un insediamento abusivo di nomadi lungo la ferrovia. I volontari, in divisa e con un tesserino identificativo, “rappresentano un deterrente e danno sicurezza ai cittadini”, spiega Di Paolo che rivolge un appello “ai tanti ex carabinieri, poliziotti o finanzieri per unirsi ai volontari della Protezione civile che a Guidonia conta 30 uomini”. L’idea è nata dopo la terribile aggressione a un indiano a cui tre giovani hanno dato fuoco per gioco alla stazione di Nettuno, sul litorale romano.
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