<< Le Fiamme Gialle dello scalo aeroportuale capitolino individuano e arrestano 4 narcotrafficanti ed i loro carichi di “polvere bianca” che avevano nascosto fra confezioni di shampoo e pareti di valigie >> Un’ennesima ondata di droga, diretta verso la Capitale e probabilmente destinata ad allietare le festività pasquali di molti “consumatori”, è stata bloccata all’aeroporto di Fiumicino dagli uomini della Guardia di Finanza che hanno anche arrestato 4 narcotrafficanti, tra i quali pensionati italiani e due ragazze sudamericane provenienti da Santo Domingo. I protagonisti del primo sequestro di droga sono stati proprio i due attempati corrieri, i quali, dopo aver trascorso un periodo di vacanza nelle spiagge di Boca Chica, pensavano di attraversare senza problemi il filtro dei controlli aeroportuali della Guardia di Finanza e della Dogana fidando in un sistema di occultamento dello stupefacente non certo inedito ma sempre difficile da scoprire.Gli oltre 50 kg. di cocaina che avevano al seguito, infatti, erano stati disciolti in un centinaio di confezioni di shampoo per uso professionale e tutte perfettamente sigillate.I finanzieri del Gruppo di Fiumicino, in collaborazione con il personale del Servizio di Vigilanza Anti Droga delle Dogane, si sono però insospettiti di fronte a quell’anomala importazione di prodotti detergenti.Le confezioni di shampoo oggetto delle loro perplessità recavano un marchio di produzione italiano, pur provenendo dall’esotica isola di Santo Domingo, ed hanno così deciso di approfondire l’ispezione scoprendo presto lo stratagemma concepito dai due, ovvero, cocaina purissima mescolata a del normale sapone liquido.Da notare che – sulla stessa tratta aerea – i finanzieri hanno arrestato altre due trafficanti di origini sudamericane che stavano tentando di introdurre nel territorio italiano oltre 30 kg. di cocaina.La prima aveva con sé un solo bagaglio a mano stracolmo di panetti di cocaina, per oltre sedici chili, mentre la seconda trasportava una valigia con altri quindici chili della stessa sostanza stupefacente che stata pressofusa nelle pareti laterali grazie a un sofisticato procedimento chimico. Tutta la cocaina sequestrata, caratterizzata da un grado di purezza decisamente elevato, avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali una cifra superiore ai dieci milioni di euro. I quattro narcotrafficanti arrestati sono stati trasferiti presso il carcere di Civitavecchia, dove si trovano ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.