Roma: GdF sequestra beni per 3 milioni di euro a trafficante di droga

Ivano Maccani

Beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro sono stati sequestrati questa mattina dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma nei confronti di un noto trafficante di droga romano già conosciuto alle Forze dell’Ordine.Tra i beni sequestrati dalle Fiamme Gialle figurano 8 unità immobiliari, 3 autovetture di grossa cilindrata (tra cui una Ferrari F430), 2 motoveicoli, quote societarie e ben 18 rapporti finanziari.Il provvedimento di sequestro eseguito oggi dai militari della Guardia di Finanza giunge alla fine di un ciclo di investigazioni condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Capitale, da subito orientate alla ricostruzione finanziaria e patrimoniale degli ingenti capitali illeciti accumulati dal trafficante in oltre vent’anni di attività criminale.Le indagini hanno infatti permesso di appurare come l’intero patrimonio mobiliare ed immobiliare fosse stato costituito attraverso il sistematico re-investimento dei guadagni illeciti conseguiti grazie alla sua attività nel traffico di sostanze stupefacenti.Da notare, secondo quanto ricostruito dagli investigatori delle Fiamme Gialle, come tutti gli immobili sottoposti a sequestro erano stati acquistati corrispondendo ingenti somme di denaro come anticipo, mentre il resto del pagamento avveniva attraverso l’emissione di assegni circolari (ma con importi sempre al di sotto della soglia disciplinata dalle norme antiriciclaggio), nonché con mutui bancari alimentati con sistematici versamenti di contante in prossimità della scadenza delle rate. Per sviare eventuali controlli su queste strane transazioni, il trafficante aveva pensato bene di avvalersi di 18 conti correnti, alcuni dei quali intestati alla madre, al figlio e alla compagna, peraltro anch’essa pluripregiudicata e sua complice nello spaccio di droga.L’enorme disponibilità di denaro contante, che strideva non poco con la lampante sproporzione dei redditi quasi nulli dichiarati dai membri della famiglia del trafficante, hanno così permesso di accentrare l’attenzione dei finanzieri sugli ingenti pagamenti che era comunque in grado di effettuare, riuscendo così a ricostruire il suo reale ed intero profilo patrimoniale.