Sanità: impianti medici vulnerabili ad attacchi hacker

Redazione

Troppi impianti medici sono vulnerabili ad attacchi tecnologici, che potrebbero minacciare la vita di chi lo porta. L’insolito allarme hacker arriva da uno studio condotto da ricercatori specializzati in sicurezza: gli esperti hanno sviluppato e testato l’effetto di attacchi in grado di compromettere impianti utilizzati per gestire condizioni come diabete e malattie cardiache. Così si è visto, ad esempio, che un segnale radio ritrasmesso potrebbe spegnere un defibrillatore cardiaco. Almeno secondo gli studi, deve essere fatto un lavoro aggiuntivo per proteggere i dispositivi dal rischio di manomissioni hi-tech. Pacemaker che regolano il battito cardiaco, pompe in grado di fornire insulina al bisogno e, defibrillatori impiantabili sono usati comunemente da moltissime persone per gestire malattie croniche.  Ebbene, secondo lo studioso Barnaby Jack, ricercatore della società di sicurezza McAfee, i collegamenti wireless utilizzati per consultare e aggiornare questi dispositivi, li rendono vulnerabili a eventuali attacchi. In due settimane di lavoro, Jack ha scoperto come intervenire sulle pompe di insulina che comunicano in modalità wireless: “Siamo in grado di influenzare qualsiasi pompa a insulina in un range di 90 metri” – spiega il ricercatore – “Possiamo far si che il dispositivo eroghi l’intera riserva di insulina, senza avere il suo numero identificativo”. Un’azione che potrebbe causare seri problemi al paziente.