Scadenza adeguamento direttiva NIS2: il 66% delle aziende non riuscirà a rispettare i termini

La NIS2, la normativa volta a rafforzare la sicurezza delle aziende e dei dati in loro possesso all’interno dell’Unione Europea, entrerà in vigore il 18 ottobre 2024. Un recente sondaggio condotto da Veeam, che ha coinvolto oltre 500 responsabili delle decisioni IT in diversi Paesi membri dell’UE, evidenzia che l’80% delle aziende intervistate è sicuro di aderire alla NIS2, ma il 66% dichiara che non riuscirà a rispettare la scadenza.

Di seguito un commento su questo tema a cura di Edwin Weijdema, EMEA Field CTO di Veeam.

“Un sorprendente 66% delle aziende è destinato a non rispettare la scadenza di questa settimana per la conformità alla direttiva NIS2. I leader aziendali di tutto il mondo non dovrebbero avere dubbi sulla gravità della non conformità e sull’impatto che questa avrà sulle loro attività, inclusi i ricavi e le operazioni complessive. Inoltre, il mancato rispetto del NIS2 potrebbe avere gravi conseguenze personali per gli i manager di alto livello.

“Sotto la nuova direttiva, i leader aziendali all’interno dell’Unione Europea possono ora essere ritenuti personalmente responsabili per le violazioni, incluse responsabilità finanziarie e persino divieti temporanei dalle posizioni che occupano. Questo segna un cambiamento significativo nella responsabilità aziendale e dovrebbe motivare i dirigenti ad affrontare con urgenza la necessità critica di resilienza dei dati.

” I dati sono il cuore pulsante delle aziende e sono costantemente sotto minaccia. I leader aziendali devono cogliere l’opportunità di migliorare la resilienza dei dati in ogni occasione. La direttiva NIS2 fornisce un quadro cruciale per valutare le attuali misure di sicurezza e attuare cambiamenti che rafforzano significativamente la resilienza dei dati. Sebbene la conformità da sola non possa garantire una sicurezza completa, richiede misure proattive contro le vulnerabilità. Con le minacce in aumento a livello globale, i leader aziendali devono agire ora per garantire le loro operazioni. Coloro che non lo faranno dovranno affrontare conseguenze significative, sia a livello personale che professionale.”