Dalla mezzanotte di oggi dal Baltico al Mediterraneo, dal Portogallo alle porte della Russia, non servono più passaporti e carte d’identità per muoversi attraverso le frontiere. In alcuni casi la novità è estremamente sentita ed assume significati che vanno al di là della soddisfazione per l’allargamento dell’EU. Basti pensare alla frontiera tra Germania e Polonia, teatro di ogni conflitto nella storia d’Europa, o alla città di Gorizia, divisa in due dall’ultima guerra. Ma al di là della gioia di un’Europa che abbatte steccati e barriere, c’è anche la preoccupazione che la libera circolazione delle persone possa rendere più difficoltosa la lotta alla criminalità. Nei giorni scorsi Ilkka Laitinen, direttore generale di Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne dell’Unione, ha espresso le sue perplessità spiegando che a suo giudizio l’eliminazione delle frontiere porterà alla perdita di uno strumento molto efficace per la lotta contro l’immigrazione clandestina.
Ultimi articoli
Il trojan bancario IcedID entra nella Top 10 dei malware più diffusi a marzo...
Check Point Research, la divisione Threat Intelligence di Check Point® Software Technologies Ltd. (NASDAQ: CHKP), principale fornitore di soluzioni di cybersecurity a livello globale,...
Kaspersky rileva un exploit zero-day in Desktop Window Manager
All'inizio del 2021, i ricercatori di Kaspersky, dopo un'analisi approfondita dell’exploit CVE-2021-1732 exploit utilizzato dal gruppo APT BITTER, avevano individuato un nuovo exploit zero-day...
Le imprese e il procurement: una ricerca Jaggaer rivela che solo il 2% gestisce...
La funzione procurement è chiamata ad un ruolo sempre più strategico nei processi aziendali: è questa una delle principali evidenze della ricerca condotta dalla...