Presso la Scuola Superiore di Polizia di Roma si è tenuta dal 13 al 16 marzo l’annuale conferenza europea dei Dirigenti Operativi degli Aeroporti dell’Unione organizzata dalla Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere del Dipartimento della PS con il supporto dell’Agenzia europea per il coordinamento operativo alle frontiere esterne dell’Unione (FRONTEX).
All’importante e prestigiosa iniziativa, la cui realizzazione è stata quest’anno assegnata all’Italia in riconoscimento del ruolo fondamentale svolto a tutela delle Frontiere esterne dell’Unione nel contrasto ai gravi fenomeni dell’immigrazione illegale e del traffico degli esseri umani, hanno partecipato 120 dirigenti dei settori operativi degli aeroporti dei Paesi europei e dei paesi terzi, nonché i Direttori delle Zone della Polizia di Frontiera italiana ed i Dirigenti degli Uffici di Polizia di Frontiera presso i maggiori aeroscali italiani.
La cooperazione tra la Direzione Centrale e l’Agenzia europea – costituita nel 2004 per la tutela delle Frontiere europee – si realizza attraverso un intenso e costante scambio informativo per lo svolgimento di iniziative operative nei settori sopra indicati, tra altri settori operativi, anche nel controllo delle Frontiere aeree esterne dell’Unione presso gli aeroporti italiani a maggior volume di traffico per il contrasto ai fenomeni di illegalità sopra indicati e di altre connesse forme di criminalità diffusa. La collaborazione ha consentito lo scambio di agenti di polizia di frontiera dei Paesi Membri presso gli aeroporti europei ed anche di agenti di frontiera di Paesi terzi “a rischio” immigrazione illegale, assegnando in tale ambito alla Polizia di Frontiera italiana, in relazione ai propri schemi organizzativi ed operativi, un ruolo di primissimo piano nello sviluppo del modello di gestione integrata delle frontiere esterne.
Nel corso dei lavori sono state affrontate questioni di grande rilievo tese a rafforzare la collaborazione tra le polizie aeroportuali ai fini di una migliore e più uniforme attività di controllo delle frontiere aeree.
Sono stati anche affrontati i temi del coordinamento operativo per il contrasto dell’immigrazione irregolare per affrontare, attraverso schemi e moduli operativi comuni e l’aggressione delle organizzazioni criminali coinvolte nella gestione dei traffici di esseri umani verso il vecchio Continente. Come emerso dalle più recenti attività operative, i gruppi criminali transnazionali, utilizzando metodologie operative sempre più sofisticate, riescono a condurre i propri turpi schemi criminali approfittando dello stato di necessità e di indigenza di migliaia di donne, uomini e minori che vengono introdotti senza scrupoli e nel disprezzo della dignità umana, nel territorio europeo anche attraverso le frontiere dell’aria. Nel corso dei lavori, particolare rilievo è stato assegnato alla partecipazione dei dirigenti degli aeroporti dei Paesi terzi, tra cui quelli dei Balcani occidentali e del Canada. Hanno inoltre partecipato le Organizzazioni europee ed internazionali di settore, quali la Commissione Europea, l’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali, l’Ufficio Europeo di Supporto agli Asilanti, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite (UNHCR), l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e l’Iniziativa Regionale per i Rifugiati, l’Asilo e le Migrazioni che raccoglie e amalgama le politiche dei paesi dei Balcani occidentali.
I lavori sono stati suddivisi in gruppi di lavoro che hanno approfondito i temi relativi ai controlli automatici di frontiera, ai minori non accompagnati, alle problematiche applicative della legislazione vigente ai rapporti con le compagnie aeree.