Sicurezza aerea, l’allarme dei piloti Ue

Paola Fusco

 Le attuali regole sulle ore di lavoro di piloti e personale di volo sono pericolose e mettono a rischio la sicurezza dei passeggeri: è da Bruxelles e nei maggiori aeroporti del continente che i piloti Ue lanciano oggi l’allarme per chiedere alla Commissione europea di rivedere la normativa che già un rapporto scientifico aveva suggerito di cambiare. ”Attualmente le regole europee consentono di lavorare fino a tre settimane consecutive di 60 ore ciascuna, quando gli esperti consultati dalla stessa Commissione Ue raccomandano un limite di 100 ore complessive per non più di 14 giorni di seguito”, ha detto il comandante Martin Chalk, presidente dell’Eca (il sindacato europeo dei piloti).
Esiste, spiega ancora Chalk, un rapporto chiamato ‘Moebus’, voluto dalla Ue per valutare le regole sulle ore di lavoro attualmente in vigore per piloti e personale. E nonostante gli esperti chiamati in causa abbiano raccomandato una revisione al ribasso delle ore di servizio per la sicurezza di tutti, ”le
istituzioni europee li hanno ignorati, dietro pressione delle compagnie aeree”. Anche se oggi – spiegano ancora i piloti – esistono compagnie più ”virtuose” che non applicano alla lettera le regole
europee e mantengono gli standard più alti, a partire dal 2012 potrebbe accadere quello che è accaduto all’Alitalia: ”Da un giorno all’altro l’Alitalia, che aveva limiti di volo superiori agli standard emessi da Enac, ha rivisto i limiti portandoli al minimo previsto dalle norme Ue”, ha detto Chalk, spiegando che nel 2012 (quando le nuove regole dell’Agenzia Ue per l’aviazione, Easa, entreranno in vigore) questo sarà il destino di tutte le compagnie, se il rapporto continuerà a essere ignorato.