Sicurezza agroalimentare: i dati dell’attività operativa della Forestale nel 2012

redazione
L’attività di sicurezza agroalimentare e agro ambientale del Corpo forestale dello Stato nell’anno 2012 è risultata in aumento rispetto al 2011 per gli indicatori di performance individuati. In particolare, le operazioni e l’accertamento degli illeciti nel settore hanno prodotto:
105 reati accertati; 
154 persone segnalate all’Autorità Giudiziaria; 
1.180 illeciti amministrativi;
€ 2.943.568 di importo notificato;
6.401 controlli effettuati.

Le attività operative, di cui si riportano gli esempi più significativi, hanno interessato varie filiere:
nel settore delle denominazioni protette (D.O.P., I.G.P., S.T.G.) i controlli effettuati sono stati circa 1.500, distribuiti tra tutte le varie categorie merceologiche: 
in provincia di Vibo Valentia il Corpo forestale dello Stato ha sventato un mercato illegale di cipolle rosse, spacciate per cipolle rosse di Tropea a marchio I.G.P.; l’operazione, denominata "Falso d’autore" e svolta a seguito di varie segnalazioni da parte delle associazioni di categoria, ha portato al sequestro penale di oltre 2.000 etichette contraffatte e alla denuncia del responsabile ex art. 517-quater c.p.;
nella provincia di Roma sono state irrogate sanzioni per 12 mila euro a carico di un punto vendita alimentare e un produttore di porchetta, per pubblicità ingannevole e contraffazione di indicazione di provenienza e origine del prodotto "Porchetta di Ariccia I.G.P.". Tale operazione è stata condotta in collaborazione con il relativo Consorzio di tutela;
nel settore oleario è proseguito l’impegno, di concerto con gli altri organismi istituzionali, per il contrasto a varie forme di contraffazione: 
in provincia di Foggia è stata effettuata un’operazione sull’olio extravergine d’oliva D.O.P., denominata "Olio sicuro", allo scopo di verificare la corretta rintracciabilità dell’olio in tutte le fasi della sua produzione, dalla lavorazione alla commercializzazione. Nei 15 frantoi controllati sono stati sequestrati cinque serbatoi di olio extravergine di oliva, per un totale di circa 3.500 litri, ed elevate sanzioni amministrative per migliaia di euro, relative alla mancata indicazione di provenienza del prodotto;
l’“Operazione Toscoro”,  ha consentito l’accertamento di una frode internazionale ai danni del Consorzio di tutela dell’Olio I.G.P. Toscano, del quale un’azienda confezionatrice evocava fallacemente il nome, mentre l’”Operazione Sorrento”, ha portato al sequestro di oltre 700 litri di olio extra vergine d’oliva D.O.P. Penisola sorrentina contraffatto;
nel settore del biologico si segnala l’operazione “Ape Maia – bio”. L’indagine, iniziata tre anni fa, nel gennaio 2010 in provincia di Ascoli Piceno, è stata successivamente estesa a tutto il territorio nazionale e ha portato alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria di quarantasei aziende del settore. Il personale del Corpo forestale dello Stato ha scoperto, infatti, che alcuni lotti di preparati a base di propoli, quali perle e soluzioni idroalcoliche, erano contaminate da acaricidi non consentiti dalla legge come, in particolare, il Chlorfenvinphos, un composto organofosfato vietato in Europa dal 2003. Tutti i lotti contaminati sono stati prontamente ritirati dal mercato nazionale e sono stati sequestrati migliaia di preparati alimentari;
sul fronte dei controlli di carattere igienico-sanitario:
con l’operazione “Taralli per cavalli” il Corpo forestale dello Stato ha sequestrato in una ditta di prodotti da forno della provincia di Bari oltre 2.700 confezioni di taralli, preparati a partire da crusca classificata per uso zootecnico e in parte anche contaminata da parassiti: il titolare dell’esercizio è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria;
in collaborazione con il personale della A.S.L. locale, Il Corpo forestale dello Stato ha fermato in provincia di Siena un autocarro dotato di cella-frigo. Al suo interno, dove sono stati trovati alimenti di origine cinese, surgelati e a lunga conservazione, è stata accertata una temperatura inidonea al trasporto degli alimenti: oltre 13°C sopra lo zero, contro i 18°C sotto zero imposti dalla normativa vigente. Complessivamente, l’operazione ha portato, oltre al sequestro e alla distruzione di tutta la merce, anche alla contestazione di oltre 7.000 euro di sanzioni amministrative a carico della ditta e dei trasportatori;
per quanto riguarda la tutela del made in Italy, ottimi risultati hanno conseguito le operazioni relative alla lotta al commercio di funghi di origine estera (Est Europa o Cina) etichettati come italiani: le indagini, che sono sfociate nel sequestro di migliaia di confezioni di funghi porcini secchi, hanno interessato varie Province, distribuite in 3 diverse Regioni, Emilia Romagna, Campania e Basilicata. La frode in commercio, in questo caso, si realizza sia attraverso la contraffazione del prodotto sia attraverso l’utilizzo di un marchio ingannevole che, attraverso l’uso di parole, sigle, motivi, disegni, colori e slogan che richiamano il nostro Paese e la qualità dei prodotti che vi si realizzano, evocano e ingannano i consumatori circa la reale provenienza dei cibi;
per quanto concerne il contrasto a livello internazionale degli illeciti agroalimentari e agro ambientali, con particolare riguardo alla lotta alla contraffazione, nel 2012 il Corpo forestale dello Stato ha coordinato l’operazione OPSON II – International week of action di Interpol – Europol, finalizzata al contrasto alla contraffazione dei prodotti agroalimentari protetti D.O.P. e I.G.P.; tale operazione, che ha coinvolto 22 Paesi, ha portato il Corpo forestale dello Stato a effettuare oltre 930 controlli in tutta Italia, sequestrando circa 30.000 pezzi di prodotti agroalimentari contraffatti delle principali tipologie di filiere. Sono state irrogate oltre 400 sanzioni amministrative, comunicati circa 430 reati e segnalate all’Autorità Giudiziaria 2 persone. Tra le attività più significative, si segnala il sequestro di circa 31.000 litri di Pinot Grigio I.G.T. Veneto e Chardonnay I.G.T. Veneto (Vicenza) e il sequestro di 24 bottiglie di vino “spacciato” per Champagne (Milano). Quest’ultimo sequestro, sebbene di dimensioni molto più modeste del primo, testimonia uno degli obiettivi posti alla base dell’operazione OPSON, ovvero lo sviluppo della partnership tra i vari Paesi partecipanti e tra gli organismi di controllo e il settore privato nel contrasto alla contraffazione dei prodotti, anche in luoghi lontani da quelli di produzione degli alimenti originali.; 
una menzione particolare, infine, merita l’attività effettuata dal Corpo forestale dello Stato di monitoraggio dei terreni in gestione all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (A.N.B.S.C.), pianificata a seguito della Convenzione tra l’Agenzia stessa e il Corpo forestale dello Stato firmata il 4 luglio 2012. Tale monitoraggio potrà consentire allo Stato di combattere nel modo più efficace possibile la criminalità organizzata, privandola dei propri patrimoni acquisiti in modo illecito e destinando gli stessi alle popolazioni locali, restituendo alle comunità residenti sul territorio ben più che qualche terreno, ma anche la certezza della legalità.