Sicurezza alimentare: le nuove regole sull’etichettatura

Riccardo Fraddosio

Al via le nuove regole sull’etichettatura dei prodotti alimentari. La normativa è entrata in vigore il 13 dicembre scorso e recepisce il regolamento Ue n. 1169/2011. Molte le novità per il consumatore europeo. Le informazioni sulla composizione del prodotto appariranno in modo più leggibile: le scritte sui prodotti dovranno obbligatoriamente essere di 1,2 mm (0,9 mm per contenitori di piccole dimensioni). La data di scadenza dovrà comparire non solo all’esterno ma su ogni singola porzione preconfezionata. Buone notizie per i 2,5 milioni di italiani con allergie alimentari: l’indicazione di sostanze allergizzanti o che procurano intolleranze sarà evidenziata con più chiarezza rispetto agli altri ingredienti. Fra le sostanze da indicare ci sono arachidi, latte, senape, pesce e cereali che contengono glutine. Non sarà più possibile usare il termine generico "latte" se vengono usate proteine del latte o latte in polvere. Andrà segnalata con esattezza la natura dell’olio usato, regola che viene incontro ai produttori di olio extravergine e ai consumatori che non potranno più essere tratti in inganno dalla generica indicazione di "oli vegetali". Inoltre le carni suine, ovine, caprine e il pollame dovranno riportare il luogo di allevamento e di macellazione, come già avviene per la carne bovina.

La nuova normativa è frutto di tre anni di dibattiti in sede europea e secondo il Beuc (The European Consumer Organisation) "rappresenta un progresso importante a favore dei consumatori: un’etichettatura chiara sugli allergeni, sui nutrimenti e l’origine della carne che costituisce una tappa verso più trasparenza per la nostra alimentazione" (fonte: Ansa). Non mancano però le perplessità. Secondo il Codacons “l’obbligo di inserire in etichetta eventuali ingredienti che potrebbero portare un rischio allergenico, riguardante anche ristoranti e mense, rischia di tradursi in una misura inapplicabile: infatti è materialmente impossibile evitare contaminazioni all’interno delle cucine”. È stato inoltre fatto notare che fra le informazioni obbligatorie comparirà l’indirizzo del responsabile dell’alimento ma non quello dello stabilimento di produzione, che era obbligatorio per la legge italiana 109/1992 ora sostituita dalla nuova regolamentazione. Per via di queste criticità, e per giungere a un’etichetta alimentare il più possibile trasparente e in armonia con il nostro mercato interno, il Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) ha dato l’avvio a una consultazione online che si può compilare sul sito del ministero: www.politicheagricole.it