Sicurezza e tecnologia, un binomio vincente

Paola Fusco

Si è svolto ieri alla Camera dei Deputati il convegno sul tema “Il ruolo della tecnologia come strumento di cooperazione per un più efficiente e visibile presidio del territorio e tutela del bene pubblico”. Nel corso dell’incontro, promosso da Sintel Italia e moderato dal direttore di GR Parlamento, Bruno Socillo, si è dibattuto su questioni riguardanti la sicurezza urbana e su come le Forze di Polizia abbiano adattato i propri mezzi e le proprie competenze per proteggere i cittadini. Al tavolo dei relatori rappresentanti delle Istituzioni, come il Senatore Luigi De Sena, della Commissione Affari Costituzionali, e l’Onorevole Filippo Ascierto, della Commissione Difesa, e delle Forze dell’Ordine, con il prefetto Giovanna Maria Iurato, il comandante dei Vigili del Fuoco, Antonio Gambardella, il Generale dei Carabinieri Pasquale Lavacca e il comandante della Polizia Municipale di Roma, Angelo Giuliani. Dagli interventi è emerso come il concetto di sicurezza si sia esteso negli ultimi anni dal contrasto alla criminalità alla prevenzione di tutti quei comportamenti incivili e aggressivi che suscitano paura e come la rete di contatto tra le forze militari e di polizia nel nostro Paese sia sempre più proficua: “La collaborazione tra i vari Corpi è fondamentale; lo dimostrano i risultati eccellenti che si ottengono nella lotta alla criminalità organizzata, in cui il nostro Paese non è secondo a nessuno” ha dichiarato il Senatore De Sena, ex direttore della Criminalpol e ex prefetto “ma è importante anche concentrare gli sforzi sulla prevenzione del crimine, un’attività meno visibile della repressione ma maggiormente dimostrativa dell’intelligenza investigativa”. De Sena ha inoltre sottolineato il problema nei rapporti tra le istituzioni e le aziende che producono tecnologia: “I tempi lunghi della politica fanno sì che, dalla stipula di un accordo alla sua realizzazione, i mezzi diventino obsoleti”.  L’onorevole Ascierto, nel suo intervento, ha invece raccontato la sua personale esperienza di maresciallo dei Carabinieri: “Anni fa lavorare sulle auto di servizio in autostrada senza le telecamere era davvero faticoso. L’essere umano è importante perché prende le decisioni ma la tecnologia permette di superare i limiti e di estendere le potenzialità”. In rappresentanza delle istituzioni locali hanno preso parte al convegno anche l’assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Sergio Marchi, e l’assessore alle Politiche della Sicurezza della Provincia, Ezio Paluzzi, che ha ricordato il compito primario di chi svolge funzioni pubbliche: “È doveroso l’impegno costante di tutte le professionalità alla ricerca di una maggiore opera di coordinamento delle risorse, finalizzate non solo ad accrescere la percezione della sicurezza, ma a dare senso compiuto a questa parola, non in modo demagogico, ma concreto”.