La Commissione Ue ha chiesto all’Italia di modificare alcune parti della legislazione già in vigore sulla sicurezza, inclusa quella che introduce l’aggravante della clandestinità per gli immigrati che commettono un reato, ritenendola non conforme al diritto comunitario. Lo ha riferito il portavoce del commissario Ue alla Giustizia, Jacques Barrot: “Abbiamo già detto alle autorità italiane che riteniamo vi siano modifiche da fare”, ha detto il portavoce Michele Cercone. L’aggravante della clandestinità per chi commette reati non può essere applicata ai cittadini comunitari, secondo il diritto comunitario, e la Commissione europea ritiene che nella legislazione italiana attuale questo elemento non sia adeguatamente esplicitato. “Abbiamo indicato quali modifiche l’Italia deve fare per rendere la sua legislazione conforme al diritto comunitario”, ha aggiunto Cercone “. Il commissario Barrot intende monitorare le legislazioni degli stati membri perchè siano conformi con il diritto comunitario”. Tra la Commissione Ue e le autorità italiane ci sono stati molti contatti nelle ultime settimane sulle modifiche da introdurre nei tre decreti non ancora in vigore e nella legislazione già attuata perchè siano in linea con quanto prevede il diritto comunitario.