Sicurezza: Luisa Franchina eletta presidente AIIC Esperti Infrastrutture Critiche

Roberto Imbastaro

Si tinge di rosa il vertice dell’organismo nazionale che riunisce gli esperti di protezione delle infrastrutture critiche, ossia quelle vitali al buon funzionamento del Paese. L’ing. Luisa Franchina è stata eletta nuovo presidente dell’AIIC-Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche, subentrando a Gregorio D’Agostino. Del nuovo consiglio direttivo fanno parte come vicepresidenti Raffaella D’Alessandro eSilvano Bari; segretario Giampaolo Natale e tesoriere Maria Carla De Maggio. Consiglieri Sandro BolognaRaoul ChiesaAlessandro Lazari,Claudio Pantaleo e il Gen. B.A. (r) Alberto Traballesi.

  Ingegnere elettronico con dottorato e post dottorato di ricerca in ingegneria elettronica e master in geopolitica (IASD) del Centro Alti Studi Difesa, Luisa Franchina ha conseguito la qualifica militare CBRN alla Scuola di Rieti; ha lavorato come ricercatore in alcune università estere; è docente in master specialistici di alcune università (tra cui Sapienza, Tor Vergata, SIOI, Campus Biomedico, Università di Milano) sui temi della sicurezza nazionale. Ha pubblicato numerosi articoli e libri su temi di sicurezza e protezione infrastrutture critiche.

  Il nuovo presidente dell’AIIC è stata direttore generale della segreteria per le Infrastrutture Critiche della Presidenza del Consiglio dei Ministri (2010-2013); direttore generale del Nucleo Operativo per gli attentati nucleari, biologici, chimici e radiologici al Dipartimento della Protezione Civile (2006-2010) e direttore generale dell’Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione, al Ministero delle Comunicazioni (2003-2006).

  Franchina ha espresso l’impegno a «rilanciare il ruolo dell’AIIC in relazione alla fragilità cui sono sottoposte le infrastrutture critiche nazionali, anche per le gravi tensioni geopolitiche internazionali in atto. Lo sviluppo, la sicurezza e la qualità della vita nei Paesi industrializzati dipendono dal funzionamento continuo e coordinato di un insieme di infrastrutture che, per la loro importanza, sono definite Infrastrutture Critiche e includono isistemi energeticile reti di comunicazione e di trasporto (aereo, navale, ferroviario e stradale), il sistema sanitario, i circuiti finanziarile reti a supporto del Governo e della Pubblica Amministrazione, centrale e locale, e quelle per la gestione della sicurezza e delle emergenze».

  La neo-presidente ha sottolineato che «per ragioni di natura economica, sociale, politica e tecnologica queste infrastrutture sono diventate sempre più complesse ed interdipendenti. Se ciò ha consentito di migliorare la qualità dei servizi erogati e contenerne i costi, ha tuttavia indotto in queste infrastrutture nuove ed impreviste vulnerabilità. Queste rischiano di indurre reali pericoli per lo sviluppo ed il benessere sociale del nostro Paese anche a causa delle accresciute minacce legate sia all’estremizzazione dei fenomeni climatici, che alla tormentata situazione socio-politica mondiale».

  Il primo obiettivo della nuova presidenza è quello di sollecitare le Istituzioni ad approvare una norma di legge per la protezione delle infrastrutture critiche nazionali. L’AIIC, con oltre un decennio di attività, punta pure a sviluppare studi sui modelli di sistemi complessi per il supporto nelle valutazioni delle interdipendenze e nelle previsioni degli impatti di "grandi disservizi". Sono state già identificate attività da avviare immediatamente: uno studio per la formazione, anche in collaborazione con altre associazioni; il rilancio di attività informative, come seminari tematici; una indagine per identificare e catalogare le professioni collegate ai temi della protezione delle infrastrutture critiche.