Siria: dopo la condanna Onu arriva il multipartitismo

Roberto Imbastaro

Il Presidente siriano Bashar al-Assad  ha firmato un decreto legge presidenziale che autorizza il multipartitismo in Siria, dando seguito ad una proposta di legge del 24 luglio u.s. che stabiliva i principi che devono disciplinare l’attività dei partiti, le loro finalità, le regole per la loro creazione, i diritti ed i doveri fondamentali.  Il testo vieta espressamente che le future formazioni politiche siano fondate su base  religiosa o tribale, ponendo così un vincolo apparentemente insormontabile ai fondamentalisti. Sono vietati anche partiti a base regionale o corporativi. Il multipartitismo è una delle principali richieste che sono venute dai manifestanti siriani. Si apre così la possibilità di un cambio della guida politica del paese che, dal 1963, è guidato dal partito unico Baath. Sarà difficile però che questa mossa possa bastare ai manifestanti, dopo la repressione e le continue stragi perpetrate dal regime. L’annuncio sembra più un tentativo di mitigare l’impatto mediatico della condanna appena ricevuta dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che ha, per la prima volta, condannato le "estese violazioni dei diritti umani e l’uso della forza contro i civili" messe in atto dal governo siriano.