Social e ambiente: Oregon primo stato Usa a raddoppiare gli investimenti in fonti rinnovabili

Samanta Sarti

Oltre 10 mila azioni di engagementcompiute dagli utenti italiani hanno portato in vetta alla classifica delle online news di scenario Green (fonte dati: Data web, Gruppo Data Stampa) una importante conquista made in USA: l’Oregon sarà il primo stato americano a raddoppiare gli investimenti in fonti rinnovabili, entro il 2035, per bandire le tradizionali centrali termoelettriche alimentate a carbone. Il Disegno di Legge è stato approvato, ma attende la firma del Governatore Kate Brown. Il consenso dei cittadini è stato quasi unanime e Andrea Durbin, direttore esecutivo del Consiglio Ambientale dello Stato ha commentato: “E’ un grande risultato. Anche se non siamo in grado di chiudere le centrali a carbone al di fuori dell’Oregon, si tratta di un enorme passo avanti nel rendere meno conveniente e più difficile per gli impianti a carbone operare a lungo termine”. Nonostante la Corte Suprema degli Stati Uniti abbia temporaneamente bloccato il piano dell’amministrazione Obama per contrastare i cambiamenti climatici riducendo le emissioni, la presa di posizione dell’Oregon testimonia la volontà dei cittadini americani di “cambiare le regole” (dettate sinora dalle due più grandi utility, la PacifiCorp e la Portland General Electric).

L’Africa sta conquistando un primato dopo l’altro nell’innovazione legata agli investimenti in strutture eco-sostenibili, alimentate soprattutto dal sole. L’ultima novità, di interesse per gli internauti italiani a giudicare dal discreto numero di azioni di engagement in pochi giorni (oltre 6.000), riguarda l’inaugurazione ufficiale del primo aeroporto sudafricano ad energia solare: il George Airport, situato sulla Garden Route, famosa per la lussureggiante vegetazione, a metà strada tra Città del Capo e Port Elizabeth, attingerà il 41% del fabbisogno energetico da un impianto fotovoltaico di 200 metri quadrati. Gestirà oltre 600.000 passeggeri all’anno, molti dei quali turisti, ma sarà anche un polo di distribuzione nazionale per i cargo che  trasportano fiori, pesce, ostriche, erbe e felci. Ricordiamo, illustri precedenti, l’aeroporto India Cochin International, primo al mondo interamente solare, e l’aeroporto delle Galapagos, costruito nel 2012 funzionante esclusivamente grazie al sole e all’energia eolica.

Il modulo abitativo itinerante Biosphera 2.0, 25 metri quadri di puro comfort eco-sostenibile, capace di produrre autonomamente energia grazie ad una speciale cyclette, ha l’involucro ligneo certificato PEFC e l’anima tutta italiana. Il progetto è stato infatti sviluppato a partire dal concept elaborato da un team di studenti di Architettura del Politecnico di Torino, vincitori di un concorso organizzato dal gruppo Woodlab del Politecnico di Torino, dalla start up be-eco, da Valleé d’Aoste Structure e dall’Università della Valle d’Aosta – Université de la Vallée d’Aoste. Oltre 4.000 azioni di engagement, in ascesa, per un progetto destinato a fare tendenza nei prossimi 12 mesi.  Inaugurato a Courmayeur la scorsa settimana, il modulo verrà testato in sei località in varie condizioni ambientali, anche estreme, così da monitorare il comfort termico e acustico al variare delle condizioni climatiche, i dati ambientali, energetici e quelli relativi alle condizioni psico-fisiche dei ventiquattro abitanti (gli studenti vincitori del concorso, che forniranno aggiornamenti tramite post social, foto e video). Prossime tappe, per chi volesse approfondire la conoscenza: Aosta ad Aprile, Milano da Maggio a Luglio, Rimini in Agosto e Settembre, l’autunno a Torino e, infine, Lugano nei primi mesi del 2017.