Social Media: la stampante 3D più grande del mondo fa il pieno sui social

Samanta Sarti

La casa dei sogni? Potrebbe realizzarla Big delta 12, la stampante 3D più grande del mondo. Affitti alle stelle, mutui senza fine, tasse e sopratasse sulle case di proprietà devono aver spinto gli internauti a cercare avveniristiche soluzioni alternative in Rete, a giudicare dal numero molto elevato di azioni di engagement, oltre 16.000, generatosi intorno ad una notizia così curiosa (Fonte dati: Data Web, Gruppo Data Stampa). Il progetto, ideato da un imprenditore ravennate a capo di un team di giovani ricercatori, pare essere piuttosto ambizioso e mirare ben oltre le quattro mura domestiche: “partiamo dalla stampa 3D per salvare il mondo”, affermano gli inventori che hanno tratto ispirazione da materiale Open Source per la realizzazione del prototipo. Big delta 12 lavora con materiali reperiti in loco, quali argilla, porcellana, ceramica, paglia, terra e pare abbia già trovato illustri sostenitori: sta infatti per attuarsi una collaborazione con il Ministero della Difesa per la fabbricazione di case repellenti agli insetti e la ricostruzione in aree disastrate soggette ad infezioni.

Oltre 12.000 azioni di engagement per una “notizia dentro la notizia”: le migliori auto ecosostenibili presentate al Salone di Francoforte. Sempre più case automobilistiche puntano a sviluppare propulsori che rispettino l’ambiente e, in occasione di eventi importanti, i big del settore lanciano slogan ricchi di enfatici aggettivi per pubblicizzare modelli a zero emissioni con caratteristiche estetiche assai accattivanti. E’ ormai visibile a tutti ciò che sino a pochi anni fa sembrava fantascienza: motori elettrici, lampade a led, splitter in carbonio, assenza dei terminali di scarico… Una vera e propria rivoluzione per le auto, e non solo.

Quasi 7.000 di viralità per quella che si preannuncia come una nuova avventura nell’ambito della ricerca scientifica e, oltre ad interessare ambiente ed energia, tocca da vicino il settore tecnologico. Un foglio di atomi di carbonio, il grafene, scoperto quasi per caso nel 2004 da due scienziati russi, è il materiale più sottile del mondo destinato a rivoluzionare ogni campo della vita quotidiana. Per dare modo non solo alla comunità scientifica, ma anche ai cittadini interessati, o semplicemente curiosi, di approfondire la conoscenza di questo “sacro Graal del settore microelettronico”, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)  ha aperto il portale Graphene Factory.