Somma Vesuviana (Napoli): Primo caso di omicidio stradale

Francesco Giugni

Primo caso di omicidio stradale a pochi giorni dall’entrata in vigore della nuova legge.

E’ stato infatti posto agli arresti domiciliari un trentasettenne di Somma Vesuviana (Napoli) per omicidio stradale. Nella serata di sabato scorso nella zona industriale del paese napoletano in via San Sossio, l’uomo stava guidando un’Opel Corsa che si è scontrata frontalmente con un’altra auto (Toyota Yaris) causando la morte di un giovane di 28 anni, Antonio Tufano.

Il conducente dell’Opel Corsa è stato portato all’ospedale per  una serie di fratture,  insieme ai suoi due nipoti di 10 e 12 anni, con lui in macchina, rimasti feriti in modo grave.

L’auto era sprovvista di revisione e l’uomo guidava senza patente, ritirata nel 2011.

Il trentasettenne stava viaggiando ad una velocità superiore a quella consentita (circa 100 km/h invece di 40 possibili in quel tratto di strada) e contromano, occupando, quindi, la corsia opposta dove procedeva l’auto di Antonio Tufano.

Il pm di Napoli ha chiesto la convalida dell’arresto al gip presso il tribunale di Nola per l’uomo, accusato anche di lesioni personali stradali in base alla nuova legge n.41 del 23 marzo 2016 sull’omicidio stradale.

Il 2 marzo scorso era stata approvata dal Senato con 149 voti favorevoli, tre contrari e 15 astensioni e il 23 marzo era stata firmata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La legge stabilisce che chi guida in stato di forte ubriachezza o sotto effetto di stupefacenti rischia dagli otto ai 12 anni; chi invece causa un incidente per alta velocità, guida contromano, sorpassi o inversioni pericolose è punito con la reclusione da 5 a 10 anni. Chi fugge, inoltre, ha un aumento di pena da un terzo a due terzi e la condanna non potrà essere inferiore  a 5 anni per l’omicidio e a 3 anni per le lesioni personali.