Videogiochi dove in palio c’è la sicurezza sul lavoro, air bag direttamente mutuati dalle tute dei motociclisti e che proteggono dalle cadute, una app con cui è possibile gestire i controlli nelle aziende. Sono solo alcune delle novità ideate e sviluppate da start up, centri di ricerca e università che potranno essere direttamente sperimentate ad Ambiente Lavoro, il Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la cui 22esima edizione si terrà nel quartiere fieristico di Bologna dal 22 al 24 novembre.
Quest’anno, infatti, ci sarà uno spazio completamente dedicato all’innovazione dal titolo Start up your Safety – Accendi la sicurezza! dove i visitatori potranno toccare con mano le nuove tecnologie che contribuiscono a proteggere i lavoratori dagli infortuni.
Tra gli espositori di quest’area c’è Edugames, start up nata nel dicembre 2020 che utilizza le potenzialità dei videogiochi per rivoluzionare la formazione. “Edugames- racconta il Ceo, Daniele Sarselli- nasce grazie alla passione e alla competenza dei soci per il gaming e dalla riflessione su quanto questa modalità possa migliorare l’apprendimento”. Capita spesso, infatti, “che i soldi spesi nella formazione vengano buttati perché magari le lezioni risultano noiose o perché mancano tecnologie con cui fare interagire l’aula”. I videogame superano queste difficoltà, riuscendo anche ad abbattere le barriere linguistiche, in un mondo lavorativo dove l’impiego di manodopera di origine extracomunitaria è sempre più frequente, offrendo anche un importante feedback sulla lezione: “Riusciamo a capire in quanti hanno raggiunto almeno la sufficienza- conferma Sarselli- e quali sono i punti più critici su cui insistere con la formazione”. Da non sottovalutare, poi, un altro fattore: il gaming riesce a scatenare una sana competizione. “Capita che le aziende nei loro Safety Day lancino una sfida tra i colleghi coi videogiochi, mettendo in palio dei premi”, dice infatti Sarselli. Recentemente una nota azienda italiana della filiera alimentare ha scelto questa opportunità per i propri dipendenti, in un doppio Safety Day che ha coinvolto oltre 2mila persone. Per ora i prodotti di Edugames sono orientati soprattutto verso l’ufficio, la produzione, il magazzino. “Ad Ambiente Lavoro, però, presenteremo nuovi scenari dedicati all’agricoltura, all’edilizia e all’ambito sociosanitario. E stiamo studiando un prodotto specifico per gli enti di formazione che vedrà la luce nei primi mesi del 2023”.
Dal mondo del motociclismo arriva WorkAir, il primo airbag pensato per proteggere i lavoratori in altezza. E’ una delle eccellenze di D-Air Lab, start up fondata nel 2015 da Lino Dainese che oltre 20 anni fa ha ideato D-Air, l’airbag per la protezione del motociclista. “La nostra mission- spiega Marco Soliman, che cura il marketing della start up- è diffondere questa tecnologia applicandola alle attività quotidiane, dalla protezione per gli anziani al lavoro, appunto”. WorkAir somiglia a un gilet, pesa meno di un chilo ed è pensato per quei settori in cui si lavora da 1,2 metri in su: edilizia, aziende di energia elettrica, di distribuzione del gas, manutenzione delle pale eoliche. Protegge la schiena e il torace con gli organi vitali e supera i test d’impatto con valori di forza residua trasmessa inferiori del 60% rispetto al limite posto dalla norma per ottenere la certificazione. WorkAir, a partire dal momento del riconoscimento dell’incidente, gonfia il sacco in appena 40 millisecondi. “Si può usare sia senza sia con imbracatura- aggiunge Soliman- e in questo ultimo caso protegge anche dal cosiddetto ‘effetto pendolo’, quando cioè il lavoratore cadendo rimane sospeso alla fune e rischia di sbattere contro un’impalcatura o un muro”. Si tratta di un progetto molto giovane, ma che ha già suscitato notevole interesse grazie anche ai prezzi non proibitivi: “Puntiamo nel giro del prossimo anno di consolidarci anche in Europa e negli Stati Uniti”, conclude Soliman.
E’ nata da tre mesi la start up innovativa Opera Safety anche se il team da oltre un anno sta lavorando alla APP che i visitatori di Ambiente Lavoro potranno provare per rendersi conto di quanto semplifichi e renda tracciabili tutte le attività di sorveglianza e controllo in materia di sicurezza. Tutto a portata di smartphone. “Opera Safety -spiega uno dei founder Sandro Birello- gestisce e registra tutte le attività obbligatorie di sorveglianza periodica che riguardano, per esempio, gli estintori, i carrelli elevatori, le luci di emergenza, gli scaffali, la segnaletica di sicurezza, i differenziali e tante altre attrezzature. L’addetto incaricato delle attività di sorveglianza accede alla APP con riconoscimento facciale o con impronta digitale e si tratta di un sistema assolutamente ‘friendly’ e facile da utilizzare. Sarà la stessa APP ad avvisare con un alert l’incaricato quando è il momento di compiere i controlli periodici e nel caso di inadempienza avviserà i superiori, così come ogni esito “negativo” delle attività di sorveglianza genera l’invio immediato di messaggi indirizzati a chi è deputato a risolvere quello specifico problema. E la peculiarità che ogni attività venga tracciata e registrata digitalmente assicura anche la diligenza di chi li effettua. “La caratteristica principale- precisa Birello- è la creazione di una condizione esimente per i vertici aziendali”, riducendo in maniera sensibile la responsabilità penale in caso di infortunio visto che sarà molto semplice dimostrare che è stato fatto tutto ciò che la normativa impone a un’azienda”. Il target di Opera Safety è soprattutto quello delle aziende strutturate dove la normativa sulla sicurezza è più complessa: si pensi al manifatturiero, alle strutture di ospitalità o al mondo del retail con centri commerciali che devono adempiere a numerosi obblighi (uscite di sicurezza, estintori, segnaletica…).
Ad Ambiente Lavoro sarà presente anche il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova con un visore di realtà virtuale. “Al nostro stand- precisa la professoressa Chiara Vianello- verrà presentato il corso di laurea magistrale in Ingegneria della sicurezza civile e industriale”. Il corso, prosegue la docente, “forma un professionista che, accanto a solide conoscenze di base, acquisisce approfondite capacità nel settore dell’analisi del rischio di impianti industriali e edifici civili, delle modalità tecniche gestionali della qualità, della sicurezza delle strutture civili e dei processi industriali e negli ambienti di lavoro”. Le attività di ricerca “di cui si parlerà al nostro stand sono molteplici, ma siamo sicuri che sarete incuriositi di sapere come impieghiamo la realtà virtuale per le nostre attività di ricerca. Questa ‘nuova’ tecnologia che potrebbe sembrare un videogioco è invece – se utilizzato correttamente – un importante strumento di ricerca, per l’addestramento e la formazione”, conclude Vianello.