Stromboli: potenziamento sistemi monitoraggio, rilevamento e allarme

redazione

Il Dipartimento della Protezione Civile e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno sottoscritto una convenzione volta a garantire la continuità operativa, seppure in forma sperimentale, delle reti e dei sistemi di monitoraggio vulcanico e di rilevamento precoce di eventi parossistici e maremoti a Stromboli. Tali attività sono fondamentali per un efficace allarme alla popolazione in caso di eventi di questo tipo. Per garantirne l’operatività, l’INGV ha siglato un accordo con le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino che partecipano alle attività di monitoraggio e rilevamento.

Il sistema sviluppato a Stromboli dalla comunità scientifica per il rilevamento e l’allarme per esplosioni parossistiche è unico al mondo, e il nuovo assetto organizzativo della comunità scientifica che opera alle Eolie mira all’ulteriore sviluppo del sistema, unitamente a quello per i maremoti, con l’obiettivo ultimo di favorire efficaci misure di allertamento rapido e di mitigazione del rischio vulcanico e da maremoto.

La nuova strutturazione vede una rinnovata sinergia tra la comunità scientifica e il Dipartimento della Protezione Civile, ed è utile per potenziare le reti e i sistemi sviluppati dal Laboratorio di Geofisica Sperimentale dell’Università degli Studi di Firenze, di concerto con gli altri Atenei. Reti e sistemi fondamentali per l’attivazione degli apparati sperimentali di allarme (“early-warning”) che a seguito di un’esplosione parossistica o di un maremoto a Stromboli permettono di attivare le sirene. 

Nel mese di luglio, il Dipartimento ha installato presso il Centro Operativo Avanzato (COA) di protezione civile di Stromboli un sistema informatico che, da un lato, acquisisce i dati di monitoraggio dall’Università degli Studi di Firenze e, dall’altro, in caso di un’esplosione parossistica o di un maremoto nel tratto di mare antistante la Sciara del Fuoco, invia un impulso per attivare automaticamente il sistema di sirene gestito dal Comune di Lipari. Il sistema è stato testato, con esiti positivi, lo scorso primo agosto.