Tassi di apertura che arrivano a superare il 97% confermano l’enorme potenziale dell’SMS per comunicazioni business

redazione

L’indiscutibile ascesa di nuove forme di messaggistica ha reso gli SMS, che hanno già superato i venticinque anni di vita, uno strumento sempre meno utilizzato per le comunicazioni personali. Non essendo quindi un canale molto affollato, oltre che poco utilizzato dagli spammer, l’SMS si è andato affermando come il mezzo di comunicazione privilegiato dalle aziende per comunicare con i propri clienti.

Questi sono sicuramente i principali fattori che giocano a favore della credibilità e affidabilità degli SMS che, secondo un’indagine condotta nei mesi scorsi in Italia da Skebby.it, l’innovativa piattaforma che offre soluzioni professionali di mobile marketing & service, vantano tassi di apertura molto elevati, confermando quanto già emerso in diverse ricerche effettuate all’estero.

Il sondaggio di Skebby.it si è svolto nell’ambito di un’indagine più ampia che ha coinvolto 1030 persone dai 18 anni in su, che hanno visitato il sito o altri siti partner dal 27 Febbraio al 15 Aprile 2019, cui è stato chiesto come si comportano quando ricevono un SMS.

Le persone interpellate da Skebby.it hanno risposto per il 63,42% che aprono tutti gli SMS ricevuti e per il 25,40% solo quelli di mittenti già conosciuti, dati che portano al 88,82% la percentuale complessiva. Se si circoscrivono i risultati alle fasce di età centrali, che vanno dai 35 ai 64 anni, il dato medio sale al 93,33%.

Focalizzandosi infine sulla fascia di età che va dai 55 ai 64 anni, quella più ben disposta tra tutte verso gli SMS, la percentuale di apertura di qualsiasi SMS è del 75,58%, cui si aggiunge il 22,09% di coloro che si limitano ai messaggi di mittenti noti, portando così il tasso di apertura complessivo al 97,67%.

“I risultati del nostro sondaggio in Italia confermano sostanzialmente quelli di indagini svolte recentemente in altri paesi europei, da cui emerge che i tassi di apertura e lettura degli SMS superano mediamente il 90%, con punte più elevate in alcune fasce di popolazione”, commenta Francesca Quagliata, Digital Marketing Strategist di Skebby, “Dai risultati dell’indagine si evince anche che per raggiungere il maggior pubblico possibile, è importante inviare SMS con un mittente riconoscibile, il cosiddetto Alias, in modo da assicurarsi il coinvolgimento di coloro che dichiarano di leggere solo i messaggi di mittenti conosciuti”, aggiunge Quagliata, che conclude: “La registrazione da parte delle aziende del proprio mittente personalizzato è un’operazione semplice e rapida grazie ad un’apposita funzionalità della piattaforma Skebby.it, con cui è possibile personalizzare il mittente dei propri messaggi con un numero di cellulare specifico o con un testo fino a undici caratteri alfanumerici, ad esempio StudioRossi”.