Tassista aggressivo e minaccioso, rifiuta i controlli: i Vigili gli ritirano la patente, il CAP e gli sequestrano il taxi

Roberto Imbastaro

I fatti erano accaduti una settimana fa a via del Tritone, dove D.S. di anni 41, tassista in servizio, era stato fermato la mattina da una pattuglia del gruppo Trevi per un normale controllo. La reazione era stata particolarmente esagerata, tanto che il tassista aveva iniziato dapprima ad inveire minacciosamente contro i due agenti della Polizia di Roma Capitale, gesticolando in maniera vistosa ed alzando la voce, poi addirittura procurandosi delle ecchimosi ad un orecchio, accusando uno degli agenti di averlo colpito. Una situazione particolarmente grave, soprattutto perché si tratta di una persona che, gestendo un servizio pubblico, dovrebbe garantire l’incolumità e la sicurezza dei passeggeri. Per questo motivo, giunta l’ambulanza richiesta dall’uomo, gli agenti richiedevano alla struttura sanitaria di sottoporre il D.S. ad accertamenti urgenti per verificare se l’uomo fosse in stato di alterazione per qualche sostanza che avesse preso. La risposta, arrivata successivamente negli uffici della Polizia di Roma Capitale, riferiva che il tassista in ospedale aveva rifiutato il controllo obbligatorio.

Alla ricezione della comunicazione, gli agenti del Gruppo Trevi hanno subito iniziato le ricerche del tassista, rintracciandolo nel fine settimana presso via Giolitti. Oltre alla multa relativa al rifiuto di sottoporsi alle analisi, che per il codice della Strada equivale alla positività, gli è stata ritirata la patente di guida, il Certificato di Abilitazione Professionale (CAP); inoltre il taxi è stato sequestrato. Sarà il Prefetto, al quale la Polizia Locale ha inviato tutti i documenti, a decidere le sanzioni.