Terremoto, l’assistenza post trauma

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   Migliorare la conoscenza dei processi di adattamento agli eventi critici nei minori e nelle famiglie colpite dal terremoto del 6 aprile scorso, allo scopo di costruire uno strumento atto alla prevenzione, alla cura e al monitoraggio del disturbo post-traumatico da stress. Sono gli obiettivi del progetto “Ambiente terra. Ambiente bambino”, promosso in collaborazione tra il Dipartimento della Protezione Civile, la Clinica di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Università dell’Aquila e l’associazione culturale “Via Caecilia”. Venerdì 24 luglio, presso la Scuola della Guardia di Finanza di Coppito, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, il Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, Ferdinando di Iorio, la Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Maria Grazia Cifone, e il Direttore della Clinica  di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Enzo Sechi, presenteranno gli obiettivi del progetto e le attività in corso. Tre le fasi in cui si articola il lavoro, per una durata complessiva di due anni: la prima, partita lo scorso 29 giugno, ha visto l’attivazione di centri d’ascolto psicologico presso le principali aree d’accoglienza, di uno spazio ludico-socializzante che accoglie bambini e ragazzi provenienti da varie aree d’accoglienza e un’attività di osservazione, intervento e monitoraggio presso l’Ospedale San Salvatore. La seconda fase, che si focalizzerà sulla fascia d’età dagli 8 ai 13 anni, prevede attività nelle scuole primarie e nelle secondarie di primo grado, mentre la terza fase comprenderà l’elaborazione e diffusione dei dati raccolti, e la realizzazione di percorsi didattici dedicati.